Protesta dei profughi, Salvini insorge: "Mandiamogli la Boldrini a fare le pulizie"

Sta destando non poche polemiche l'azione di un gruppo di migranti di Ceranova, comune lombardo nel Pavese, che l'altro giorno ha inscenato una protesta per le vie cittadine chiedendo, secondo quanto riportano i media locali, "colf" per le pulizie e la connessione "wi-fi per rimanere in contatto con le proprie famiglie". 

La tensione, con i residenti, è diventata subito incandescente, costringendo i passanti a chiamare i carabinieri. Sono stati divelti alcuni bidoni della spazzatura. I migranti, una trentina, sono ospiti da qualche mese in una villetta gestita da una cooperativa.

Il fatto ha scatenato il Carroccio, che per voce del leader Matteo Salvini si è scagliato contro gli stranieri: "Immigrati in rivolta a Ceranova (Pavia) perché vogliono "donne delle pulizie" per sistemare la villa che li ospita, a spese degli italiani, da luglio. Vogliono qualcuno che gli pulisca la villetta, capito? Uno dei "capi rivolta", un africano di 25 anni, verrà espulso. Per accontentare gli altri, a fare le pulizie manderei la Boldrini! Auguri, e che il 2016 ci riporti la Dignità perduta", ha detto Salvini.

Uno dei capi dell'improvvisata rivolta di giovedì scorso, un ragazzo africano di 25 anni, è stato espulso. Intanto però la vicenda ha suscitato diverse reazioni politiche. Alessandro Cattaneo, ex sindaco di Pavia ed attuale dirigente nazionale e provinciale di Forza Italia, ha parlato di "episodio che non merita quasi di essere commentato. Tutto questo è incredibile, in un momento in cui dobbiamo sostenere una situazione sociale pesantissima, tra padri separati che spesso restano senza una casa e anziani da aiutare".