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Cronaca Chinatown / Via Paolo Sarpi

Milano, turista sequestrata e violentata dentro un McDonald's: le fratturano anche il naso

La polizia ha arrestato un uomo. A ricostruire l'accaduto sono stati gli uomini dell'Upg

Sequestra una turista russa all'interno di un McDonald's tra via Sarpi e via Lomazzo a Milano, la palpeggia e le dà un pugno in faccia, fratturandole il setto nasale. E per il presunto responsabile sono scattate le manette al termine di una indagine della polizia, in manette è finito un egiziano di 37 anni, addetto alle pulizie presso il ristorante dov'è avvenuta la violenza.

Turista vittima di violenza sessuale a Milano

A ricostruire l'accaduto sono stati gli uomini dell'Ufficio prevenzione generale della questura che quel giorno, la notte del 4 novembre, hanno soccorso la donna proprio nei pressi del McDonald's. Lei, una 26enne in vacanza a Milano, non parlava una parola d'italiano né d'inglese, motivo per cui è stato necessario un interprete.

La violenza sessuale il sequestro al McDonald's

La serata da incubo per la giovane comincia quando, a causa di un ritardo in un collegamento, si ritrova dover contattare il suo host a Milano alle 2 di notte. Per farlo deve usare l'applicazione di Couchsurfing ma non ha connessione. Decide così di avvicinarsi alle porte del McDonald's, anche se il negozio è chiuso, sperando di trovare un wi-fi libero.

Mentre si trova lì, l'addetto alle pulizie del fast food, che in quel momento sta ancora lavorando, la invita a entrare dal retro del ristorante. Le 'offre' internet ma anche da mangiare e bere. La ragazza accetta ma presto l'atteggiamento gentile del 37enne si trasforma.

Le avances dell'uomo e l'aggressione

L'uomo comincia a farle delle avances. Lei rifiuta. Lui la palpeggia con la forza. Lei cerca di scappare dall'ingresso principale, come testimoniano le telecamere di sicurezza visionate dalla polizia durante le indagini, ma l'uomo la blocca e la colpisce con un pugno violento in faccia. Le spacca il naso. Lei riesce a convincerlo a farla andare in bagno, lui accetta ma come 'garanzia' le ruba il cellulare. Con questa escamotage finalmente, dopo minuti di terrore, la turista riesce a scappare in strada dove per fortuna incrocia la volante. 

Le indagini della polizia

La 26enne finisce in ospedale. I medici la dimettono con 20 giorni di prognosi, lei parla subito con la polizia ma decide di ripartire subito per il suo paese, già durante la giornata del 4. Nel frattempo i poliziotti recuperano il cellulare dall'egiziano, che fino a quel momento non aveva precedenti, e cominciano le indagini dopo aver sentito la vittima con l'aiuto di un interprete. Le telecamere del ristorante, che inquadravano solo la sala principale, confermano il racconto della donna. Martedì, i poliziotti si presentano in casa dell'egiziano, sposato e con dei figli. Per l'uomo scattano le manette per violenza sessuale, rapina, sequestro di persona e lesioni.

La posizione di McDonald's

Nel pomeriggio di mercoledì, l'azienda - specificando che l'uomo arrestato non è un dipendente diretto - ha diramato la sua posizione in una nota ufficiale, che riportiamo: «McDonald’s Italia è costernata per quanto successo nel ristorante di via Paolo Sarpi a Milano ed esprime la propria vicinanza alla ragazza vittima di questa violenza. Il presunto responsabile dell’aggressione, dipendente della società di pulizie che collabora con il ristorante, è stato immediatamente allontanato dal servizio non appena il gestore del ristorante è venuto a sapere dalla polizia quanto accaduto. McDonald’s e il licenziatario che gestisce il locale si sono resi immediatamente disponibili a collaborare con le forze dell’ordine per fornire tutte le informazioni in proprio possesso».

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