Calcioscommesse, Ranocchia sarà portato in tribunale dalla polizia

Il periodo, di certo, non è dei migliori. Prima l’addio all’undici titolare dell’Inter, che senza lui vince e convince. Poi, la conseguente perdita della fascia da capitano dei nerazzurri. E quindi, a chiudere il cerchio negativo, una mazzata non da poco arrivata dal tribunale di Milano. 

Andrea Ranocchia dovrà presentarsi il prossimo 30 ottobre al palazzo di giustizia milanese accompagnato dagli agenti della Questura di Milano. Per lui, che dovrà essere ascoltato nel processo barese sul calcioscommesse, il giudice Domenica Mascolo ha infatti disposto l’accompagnamento coattivo in aula. 

A motivare la decisione del tribunale, con ogni probabilità, è stata l’assenza dell’ex calciatore del Bari dall’udienza che si è svolta venerdì. Ranocchia ha fatto pervenire un telegramma con il quale giustificava la propria mancata comparizione con "indifferibili impegni professionali". 

Una motivazione che, evidentemente, non ha convinto il giudice, tanto da spingerlo a chiedere la misura dell’accompagnamento coattivo per la prossima udienza che si terrà il 30 ottobre. 

Per la stessa udienza sarà citato anche Giorgio Perinetti, ex direttore sportivo del Bari. Nel procedimento sono imputate 18 persone, tra le quali gli ex capitani del Bari Francesco Caputo e Jean Francois Gillet, oltre a dirigenti di Bari, Salernitana e Treviso, tutti accusati di concorso in frode sportiva. 

Secondo le indagini dei carabinieri coordinate dal pm Giuseppe Dentamaro, le due presunte partite truccate di serie B Bari-Treviso - 10 maggio 2008, 0-1 - e Salernitana-Bari - 23 maggio 2009, 3-2 -, sarebbero state vendute dai biancorossi per 220mila euro.