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Cronaca

Rapinatori mascherati e armati in gioielleria: rubano orologi di lusso per 250 mila euro

Rapina a mano armata giovedì pomeriggio: ma la moglie del titolare era al telefono con la commessa, ha sentito tutto e ha chiamato i carabinieri

Hanno suonato il campanello della gioielleria e appena entrati hanno spianato una pistola e puntato un coltello all'indirizzo del titolare e della commessa, pretendendo che aprissero la cassaforte. Momenti di terrore giovedì nel tardo pomeriggio, verso le sette, per una rapina poi sventata dai carabinieri di Vigevano. 

I due rapinatori, entrambi originari di Milano, hanno tentato di "ripulire" la gioielleria Boffini di via del Popolo. Per farlo hanno indossato maschere dall'aspetto "terrificante". Il titolare (che ha 64 anni) e la commessa (che ne ha 61) hanno eseguito l'ordine di aprire la cassafote e hanno visto i malviventi arraffare quanti più orologi possibile, di marche di lusso tra cui Tudor e Rolex. I rapinatori poi li hanno legati con fascette da elettricista e sono scappati.

L'audio del telefono aperto

Ma mentre i due rapinatori entravano in gioielleria, la moglie del titolare era al telefono con la commessa, che ha lasciato "aperto" l'audio. La moglie ha potuto così "assistere" da remoto a tutte le fasi della rapina e ha chiamato immediatamente i carabinieri, che sono accorsi sul posto insieme al genero del proprietario. Quest'ultimo, anzi, ha lasciato la propria vettura davanti all'uscita del negozio per rallentare il più possibile la fuga.

I malviventi, vistisi scoperti, hanno puntato la pistola contro i carabinieri ma questo non è bastato: i militari sono riusciti a bloccarli e a recuperare la refurtiva, del valore di 200-250 mila euro, immediatamente restituita ai gioiellieri. Poco dopo è stata individuata anche l'automobile dei rapinatori, parcheggiata poco lontano, che sarebbe loro servita per la fuga.

Chi sono i due rapinatori

Gli arrestati, portati nel carcere di Pavia, sono il 45enne C.G., nato a Milano e residente a Vigevano, e B.M., 30enne nato a Milano, residente a Rodano (Mi) e di fatto domiciliato a Mortara (Pv), entrambi pregiudicati. Rispondono di rapina aggravata in concorso e porto abusivo di armi.

La commessa della gioielleria ha riportato una lieve ferita alla mano destra, provocata dal coltello. Data l'ora, di grande passaggio, numerose persone hanno assistito alle scene della rapina.

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