Rapina "da incubo" in una casa in zona Affori
Moglie e figlie chiuse in una stanza; il marito malmenato. I tre balordi avevano accento dell'Est
Una notte da incubo. Come è difficile pensarne. L'ha vissuta una famiglia milanese, residente in via Dora Riparia (zona Affori), tra mercoledì e giovedì 21 marzo.
Secondo quanto riportato dai carabinieri, infatti, intorno alle 3, nella loro abitazione, si sono introdotte tre persone: dalle prime testimonianze, avevano un forte accento dell'Est.
Il marito, G.V., 61 anni, impiegato in Bicocca, è il primo a svegliarsi. Fronteggia gli uomini, e cerca di mandarli via: ne nasce una colluttazione, e i tre balordi lo colpiscono alla testa. Avevano diversi oggetti da scasso e un cacciavite. Poi fanno svegliare la moglie, 56enne, e le figlie, di 21 e 26 anni: vengono chiuse in una stanza. Rimarranno segregate per mezz'ora.
I malviventi rovistano dappertutto in casa, cercando soldi, gioielli e la cassaforte: ma non c'è alcun valore, e portano via solo due cellulari.
Dopo venti minuti, rientra a casa il terzo figlio della coppia: i ladri, vedendolo arrivare, decidono di fuggire e si dileguano.
Sul posto giungono i carabinieri, che avviano immediatamente le indagini. Il padre di famiglia viene portato al Sacco per essere medicato. Non è grave, ma ne avrà per qualche giorno.