Ex bidello 'criminale' fa una rapina al casello di Capriate ma i militari gli stavano 'addosso'

Pedinato a distanza per circa due ore e mezza, alla fine è stato arrestato mentre rincasava, dopo aver commesso una rapina al casello autostradale di Capriate San Gervasio (Bg). Lui, un ex bidello di cinquant'anni originario di Bergamo G. F., pensava di averla fatta franca e non si aspettava di certo di trovarsi davanti i militari della Compagnia di Cassano D'Adda.

La serata che ha riportato l'ex impiegato statale in carcere - era stato licenziato perché al concorso aveva mentito nascondendo i suoi precedenti penali - comincia intorno alle diciannove di giovedì sulle strade di Trezzo sull'Adda (Mi). Una pattuglia in borghese dei carabinieri nota un'auto sospetta nei pressi di una zona commerciale con una farmacia e alcuni negozi.

Con un controllo in banca dati, scoprono che si tratta di una vettura rubata nel mese di febbraio. I militari decidono quindi di pedinare l'uomo. Il suo è un vagare senza meta: gira per le strade cittadine, entra in autostrada una e più volte, passando sempre casello con l'operatore e mai da quello automatico. I carabinieri lo seguono a breve distanza, ininterrottamente, fino alle ventuno e trenta.

A quell'ora, l'ex bidello, indossa un passamontagna e, senza scendere dall'auto, minaccia con una pistola il casellante a Capriate San Gervasio (Bg), e si fa consegnare l'incasso. Sono milleseicento euro in banconote. I militari osservano ma non intervengono per non mettere in pericolo l'incolumità del dipendente Anas.

Meno di quindici minuti dopo, a Bergamo, dopo aver abbandonato l'auto, viene bloccato e arrestato. Si giustifica raccontando del licenziamento e, mentre viene trasferito in carcere, racconta che è già al secondo ricorso in tribunale senza successo. L'uomo, che ha usato una fedele riproduzione di una Berretta, è accusato di rapina e ricettazione ma si indaga per comprendere da quanto tempo avesse ripreso la sua attività criminale.