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Cronaca Stazione Centrale / Via Luigi Galvani

Assalto all'Hilton di Milano: pistole in mano, rapinano truffatrice di 2 mln di 'euro', arrestati

I manette quattro rapinatori dopo un inseguimento: di quei 2 milioni solo 64mila erano veri

Probabilmente una soffiata dal mondo del malaffare dell'Est Europa li aveva indirizzati in via Galvani a Milano, all'interno di una delle sale dedicate agli incontri tra privati dell'hotel Hilton. Lì, alle 16 di sabato, erano sicuri di trovare una donna con un borsone pieno zeppo di mazzette di banconote da 200 euro. Per un totale complessivo di 2 milioni, la maggior parte dei quali falsi ad eccezione di 64mila euro. E per questo a quell'ora hanno fatto irruzione nella hall del lussuoso albergo a quattro stelle e senza perdere tempo sono andati direttamente al primo piano dove sapevano essere in corso lo scambio di denaro.

Dopo la rapina convulsa sono fuggiti a bordo di un'Alfa Romeo 147 blu ma tanti cittadini hanno chiamato la polizia e poco dopo, gli agenti delle Volanti e i Falchi della Squadra Mobile, sono riusciti a fermarli tutti. Sono quattro giovani albanesi mentre la vittima è una giovane di nazionalità francese, che si è presentata poco dopo dai poliziotti ammettendo di essere la proprietaria del bottino - tra il quale c'è anche un Rolex che le avevano sfilato - e che con quel denaro stava per truffare delle persone.

Rapina all'Hilton

A ricostruire la vicenda è Maria Jose Falcicchia, capo dell'Ufficio prevenzione generale della questura di Milano. Tutto comincia alcuni giorni prima di sabato quando con un numero londinese qualcuno prenota la sala nell'Hotel. E' un uomo di origine slava che poi, contatto dagli investigatori, ammetterà di aver prenotato per conto di una cugina. La donna - che corrisponde alla truffatrice vittima della rapina - effettivamente si era presentata il venerdì sera a saldare il conto con l'hotel e sabato si stava incontrando con alcuni uomini indiani nella sala prenotata. Fino all'irruzione armata e il successivo fuggi fuggi, dove anche quelle che dovevano essere le vittime della truffa - 'Rip Deal' - sono scappate.

A quel punto arriva la prima volante. Gli agenti non fanno in tempo ad entrare nell'hotel che i testimoni indicano loro la via di fuga dei rapinatori e l'auto utilizzata dai quattro. Un'altra volante intercetta i banditi fermi al semaforo di via Fara. Loro capiscono. Lasciano l'auto e fuggono a piedi.

I poliziotti dei 'Falchi' della Squadra Mobile notano uno dei rapinatori mentre si nasconde in un condominio di via Bordoni. Agenti in uniforme e in borghese vanno nel locale cantine e stanano i quattro. Loro scappano ancora e alcuni vengono raggiunti  in un cortile condominiale di via Cornalia: sono Francesk G., di 21 anni, con piccoli precedenti penali, Artur V., 23enne, già noto alla giustizia per armi e ricettazione. Poco dopo lungo la stessa strada è stato bloccato Fation G., di 27 anni, mentre in piazza Einaudi è stato fermato Kristjan T., 28enne con precedenti per documenti falsi e furto.

Dopo l'arresto per rapina aggravata e armi - avevano una pistola semiautomatica con la matricola abrasa e un revolver rubato in Centro Italia - dai poliziotti si è presentata la donna, P. J. di 21 anni. Lei ha ammesso le sue colpe con la speranza di riavere il denaro. Per ora si sta indagando meglio sul suo conto, con l'obiettivo di capire la provenienza dei 64mila euro dato che la 21enne, residente a Gallarate da una parente, risulta essere disoccupata.

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