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Cronaca Rodano

Uccise ladro in casa: archiviata l'inchiesta, fu legittima difesa

Il fatto a novembre 2015 in una villa di Rodano. Protagonisti un gioielliere e un ladro albanese che, con due complici, stava minacciando l'intera famiglia

Fu legittima difesa: archiviata l'inchiesta a carico di Rodolfo Corazzo, il gioielliere che sparò contro un rapinatore albanese, uccidendolo, all'interno della sua villa di Rodano, in provincia di Milano, il 24 novembre 2015. L'archiviazione è stata proposta dal pm Grazia Colacicco e accordata dal gip Donatella Banci Buonamici.

Secondo la procura, Corazzo si era trovato davanti a un pericolo concreto per l'incolumità sua e della moglie, ma anche della figlia di undici anni che era stata minacciata dal rapinatore e dai suoi complici. Quella sera Corazzo fu aggredito dai tre malviventi che lo costrinsero ad entrare nella villetta di Lucino di Rodano, prendendo di fatto in ostaggio l'intera famiglia per circa un'ora. 

Corazzo venne indagato per eccesso di legittima difesa, anche se gli inquirenti furono da subito convinti che si fosse trattato di legittima difesa. Tuttavia in questi casi l'iscrizione nel registro degli indagati, oltre che per atto dovuto, serve per consentire a chi è coinvolto di partecipare (con legali ed esperti di fiducia) ad accertamenti tecnici non ripetibili, durante le indagini.

All'interno della villetta, ad un certo punto, scoppiò un conflitto a fuoco. I rapinatori esplosero dieci colpi, il gioielleire tre. Uno di questi colpì a morte il 37enne Valentin Frrokaj, condannato all'ergastolo per omicidio e fuggito dal carcere di Palermo: in quel momento era un latitante. Il gioielliere si disse scosso per quanto accaduto e affermò di avere sparato non per uccidere ma per proteggere la sua famiglia.

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