rotate-mobile
Cronaca San Siro / Via Pio II

Tassista rapinato da un cliente in auto, lama puntata alla gola: "Dammi i soldi o ti ammazzo"

Il rapinatore, un venticinquenne ai domiciliari, è stato arrestato dai carabinieri. L'accaduto

Ha finto di essere un cliente qualsiasi. È salito in auto, proprio davanti all'ingresso dell'ospedale San Carlo, e ha chiesto al conducente di accompagnarlo in zona Certosa. Dopo cinquecento metri, però, ha estratto un paio di grosse forbici dalla tasca e le ha puntate alla gola della vittima. Poi, solo dopo aver preso il bottino, è fuggito, inutilmente. 

Un uomo di venticinque anni, un italiano pregiudicato e sottoposto agli arresti domiciliari da novembre 2016, è stato arrestato mercoledì sera dai carabinieri con le accuse di rapina aggravata ed evasione. Verso le 23.30, stando a quanto accertato dagli stessi militari, il ragazzo è salito a bordo di un taxi in via Pio II per raggiungere casa sua. Una volta in via Rossellini, però, il rapinatore ha aggredito da dietro l'autista - un italiano di quarantacinque anni - e gli ha puntato la lama di un paio di forbici alla gola dicendogli "O mi dai tutto o ti ammazzo". 

La vittima, nonostante lo spavento, ha cercato di reagire e di bloccare il malvivente, che è però riuscito a impossessarsi del portafogli prima di far perdere le proprie tracce. I carabinieri, una volta sul posto, hanno raccolto la testimonianza del tassista e grazie all'identikit fornito dallo stesso uomo sono riusciti a identificare il ricercato, un venticinquenne che in quel momento avrebbe dovuto essere a casa perché condannato ai domiciliari. 

I militari hanno così raggiunto l'abitazione del rapinatore: lì hanno trovato la compagna del venticinquenne che ha spiegato ai carabinieri che il suo fidanzato era in ospedale per un malore. A quel punto, il rapinatore è stato raggiunto proprio al San Carlo ed arrestato. Il portafogli rapinato poco prima, invece, era già sparito. È stato lo stesso malvivente, finito a San Vittore, ad ammettere poi che il malore era un modo per coprire l'evasione. 

Nella notte tra il 17 e il 18 dicembre, un altro tassista - un italiano di cinquantasette anni - era stato rapinato in maniera praticamente identica. Anche lui, aveva raccontato alla polizia, aveva "caricato" in auto un ragazzo fuori dall'ospedale San Carlo e anche lui era stato aggredito con una lama puntata alla gola. In quel caso, il rapinatore - e non è escluso che fosse lo stesso - era fuggito a piedi. 

Era durata molto poco, invece, la fuga di un altro malvivente, che il 30 ottobre scorso aveva minacciato e scippato un altro tassista in via Bottini. Anche in quel caso, la vittima era stata immobilizzata con una lama al collo e derubata dei soldi. A tradire il rapinatore, un italiano di trentasei anni, erano stati alcuni tatuaggi che ha sul volto e sulle mani

Video | Coltello alla gola: tassista rapinato

foto video rapina taxi-2

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tassista rapinato da un cliente in auto, lama puntata alla gola: "Dammi i soldi o ti ammazzo"

MilanoToday è in caricamento