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Cronaca Bollate / Via Milano

Arrestato il rapinatore seriale di prostitute: si fingeva cliente, poi le minacciava con "l'acido"

L'uomo abbordava le vittime e le minacciava dicendo di avere dell'acido, che era shampoo

Ogni due giorni faceva più di cento chilometri per arrivare da quelle donne che ormai erano diventate una sorta di bancomat personale per lui. Una volta giunto al luogo scelto, si appostava per qualche ora e poi entrava in azione. L'ultima volta, però, ad aspettarlo ha trovato i carabinieri della compagnia Porta Magenta, che lo hanno tenuto d'occhio e fermato. 

Un uomo di quarantadue anni - Basyouni Eldafrawy, cittadino egiziano con precedenti, residente ad Asti con la sua compagna - è stato arrestato domenica scorsa a Bollate dai militari con l'accusa di essere un rapinatore seriale di prostitute.

Gli uomini dell'arma avevano acceso i fari su di lui a novembre scorso, quando una donna - anche lei prostituta - aveva raccontato di essere stata aggredita e rapinata da un cliente. Dopo aver identificato il potenziale rapinatore, i militari hanno avuto accesso al Gps della sua auto - una Fiat Croma grigia - e hanno iniziato a tenerlo d'occhio. Domenica sera, poi, dopo un pedinamento in incognito durato tre ore, i carabinieri lo hanno fermato a un semaforo in viale Milano a Bollate e, nonostante un ultimo tentativo di fuga, lo hanno ammanettato. 

Da fine novembre a inizio gennaio del nuovo anno, hanno accertato gli investigatori, Eldafrawy ha colpito almeno otto volte soltanto a Milano. Il modus operandi - "verificato" anche la sera dell'arresto - era sempre identico: il quarantaduenne partiva da Asti ogni due giorni, arrivava nella strada "prescelta" - quasi sempre in zona San Siro -, individuava quale donna avesse guadagnato di più e poi la faceva salire in auto fingendosi un cliente. A quel punto, minacciava la vittima mostrandole una bottiglietta con dell'acido - in realtà era semplicemente shampoo -, si faceva dare soldi e gioielli e riaccompagnava la donna dove l'aveva "agganciata". 

Durante l'ultimo colpo, pochi minuti prima che venisse bloccato, il quarantaduenne - operaio in un'azienda agricola - era riuscito a rubare cento euro e una collanina in oro a una prostituta romena di venticinque anni. 

I carabinieri ad ora gli attribuiscono otto rapine a Milano, ma presto gli saranno contestati altri quattro colpi - tutti avvenuti con lo stesso copione - a Monza. E non è escluso - su questo ci sono ancora indagini in corso - che il rapinatore abbia colpito altre volte. L'uomo adesso si trova a San Vittore. 

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