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Cronaca

Rave party nel milanese, un fenomeno in costante aumento

L’ultimo party abusivo a Magnago ha portato all’arresto di quattro spacciatori. Un fenomeno in aumento quello dei rave nelle campagne di Milano e dintorni. Già all’inizio di ottobre, le forze dell’ordine avevano interrotto una festa non autorizzata a Legnano con oltre 500 persone

Quattro ragazzi che spacciavano, due italiani e due stranieri, sono stati gli ultimi arrestati dai carabinieri nell’ambito di una serie di controlli a un rave abusivo di Bienate di Magnano, avvenuto durante il weekend.

“All'evento che si è svolto nella notte tra sabato e domenica, hanno preso parte circa 500 giovani provenienti da diverse regioni italiane, dalla Germania e dalla Croazia, tutti di età compresa tra i 20 ed i 25 anni, che si sono accalcati nel bosco sballandosi fino alla mattina seguente. La musica assordante proveniente dai numerosi woofer installati nella boscaglia ed il frenetico andirivieni di autovetture ha attirato l'attenzione dei carabinieri della Compagnia di Legnano che hanno cinturato l'area” riporta una nota della Benemerita.

Il fenomeno dei rave, feste abusive organizzate velocemente e senza strutture, è in esponenziale aumento nelle campagne milanesi. Organizzarne uno non è difficile, specialmente grazie alla tecnologia: gli organizzatori infatti, “pubblicizzano” la serata tramite Facebook, Myspace e altri canali internet giovanili.

La risposta è sempre notevole. All’inizio di ottobre, per esempio, le forze dell’ordine hanno interrotto un rave a Legnano con oltre 500 persone. Per i fermati le accuse più frequenti sono danneggiamento, invasione di terreni, furto e disturbo della quiete pubblica. Intorno al fenomeno dei rave poi è sorto un fiorente mercato della droga, in particolare di  pastiglie e acidi, considerati “propedeutici” alla musica assordante.

Uno dei luoghi preferito per queste feste tecno è il Parco Lambro, per la sua estensione e la sua accessibilità. Il problema per l’area verde è il “dopo rave”: bottiglie ovunque, tonnellate di rifiuti inorganici e organici umani, e spesso un tanfo insopportabile perché questi happening abusivi sono sforniti di servizi igienici temporanei.

Da tempo gli abitanti delle zone adiacenti il parco cercano di combattere questo fenomeno, tanto che già l’anno scorso avevano raccolto 3mila firme per cercare di impedire queste feste non autorizzate. Una delle proposte avanzate dai cittadini, era quella di recintare il parco, in modo da renderlo più difficilmente accessibile nelle ore notturne.


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