Rifugiati, la Caritas sperimenta l'accoglienza in famiglia
Una quarantina di rifugiati internazionali coinvolta nel progetto, curato da tredici realtà locali della Caritas tra cui quella di Milano
La Caritas Ambrosiana è tra le tredici realtà della Caritas coinvolte per sperimentare una forma alternativa di accoglienza e assistenza ai rifugiati internazionali. Il progetto si chiama "Rifugiato a casa mia", e come dice il nome consiste nell'accoglienza in famiglia di una quarantina di rifugiati internazionali entro il 2013. Secondo la Caritas, "il sistema nazionale mostra diverse criticità" sulla qualità e quantità dell'accoglienza garantita.
Viene dato valore alla famiglia come "luogo fisico e sistema di relazioni" che dovrebbe gradualmente portare a un grado di autonomia per i beneficiari fino a contare a un certo punto su sé stessi. Ma anche le famiglie si arricchiranno, perché "potranno sperimentarsi nell'accoglienza di persone provenienti da contesti e culture diversi".