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Cronaca

Addio a Roberto Gervaso: si spegne a Milano lo scrittore e giornalista

L'annuncio della figlia Veronica su Twitter

"Sei stato il più grande, colto e ironico scrittore che abbia mai conosciuto. E io ho avuto la fortuna di essere tua figlia. Sono sicura che racconterai i tuoi splendidi aforismi anche lassù. Io ti porterò sempre con me. Addio".

Sono questi le commoventi parole che Veronica Gervaso, giornalista del Tg5, ha dedicato al padre Roberto, il quale si è spento qualche ora fa a Milano. Gervaso, 83 anni da compiere, stava da tempo lottando contro la malattia. Oltre alla figlia Veronica, lascia la moglie Vittoria. 

Autore di tanti volumi di successo, era noto per le biografie di personaggi storici. Fu un grande divulgatore, in particolare di temi storici e politici. Spesso invitato in trasmissioni televisive, non lesinava giudizi e commenti sui fatti d'attualità con la sua arguta sagacia. Aveva un'immagine inconfondibile: il suo papillon era anche icona stilistica, così come gli occhiali piccoli e a tutto tondo. Romano, aveva studiato in Italia e negli Stati Uniti e si era laureato in lettere moderne, con una tesi sul filosofo Tommaso Campanella. Tantissime le collaborazioni giornalistiche: quotidiani, periodici, radio, televisione, e per decenni si è dedicato alla divulgazione storica, sua grande passione, come testimoniano decine di libri pubblicati da Rizzoli, Bompiani e Mondadori.

Gervaso aveva iniziato l'attività giornalistica nel 1960 al "Corriere della Sera", presentato da Montanelli. Tra il 1965 e il 1970 ha firmato, insieme a Montanelli, i primi sei volumi della "Storia d'Italia" edita da Rizzoli, acquisendo grande notorietà e plausi. E' Gervaso ad aver curato con dettagliata precisione la scansione cronologica dell'Italia "dai secoli bui" del Medioevo a quella del Settecento illuminista e riformatore. Nel 1967, per uno di quei volumi, "L'Italia dei Comuni. Il Medio Evo dal 1000 al 1250", Gervaso e Montanelli vinsero il Premio Bancarella. Gervaso è poi tornato a vincere da solo il suo secondo Premio Bancarella nel 1973 con la biografia "Cagliostro" (Rizzoli; nuova edizione con il titolo "Il grandemago. Vita, morte e miracoli del conte di Cagliostro", Rizzoli, 2002).

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