rotate-mobile
Cronaca

Muore pompiere dopo anni a La Scala: "Morto per l'amianto"

La denuncia del Cub: "E' la terza persona deceduta per mesotelioma pleurico. A questo punto faremo di tutto per porre fine a questa situazione"

Roberto Monzio Compagnoni, esperto vigile del fuoco e per diversi anni caposquadra in servizio al teatro Alla Scala di Milano, è morto per mesotelioma pleurico. La malattia è tristemente nota per essere la patologia chi affligge chi è rimasto per molto tempo a contatto con le particelle di amianto, materiale presente in massa, qualche decennio fa, negli edifici italiani.

La denuncia è del sindacalista Giuseppe Fiorito (Cub): "A questo punto dopo il terzo morto per amianto e alle tante morti fortemente sospette - sottolinea -, ci riserviamo di attivarci con qualsiasi strumento a nostra disposizione per porre fine a questa situazione richiamando alle proprie responsabilità i vertici del teatro, a partire dal sindaco Giuliano Pisapia, al sovrintendente Stephane Lissner e alla dottoressa Maria Di Freda, da vent' anni direttore generale, fino a tutti quelli che sapevano di questa situazione e hanno volontariamente taciuto".

Non è la prima volta che la Cub si occupa dell'argomento. La prima denuncia preparata dal sindacato con un gruppo di dipendenti sulla presenza di amianto nei locali frequentati da tecnici e vigili del fuoco risale al 2008, rilanciata nel 2009 alla morte di un siparista, Domenico Asta, per mesotelioma pleurico, successiva a quella di Enzo Mantovani, un macchinista la cui famiglia si è rivolta al tribunale del lavoro ottenendo un risarcimento postumo per i danni biologici e morali. Proprio nel 2009 sono stati fatti degli interventi di bonifica dall'amianto. "Ma il lavoro di monitoraggio del teatro da parte nostra - ha concluso Fiorito - continua nonostante l'ostracismo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Muore pompiere dopo anni a La Scala: "Morto per l'amianto"

MilanoToday è in caricamento