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Cronaca Sempione / Via Vincenzo Monti

Stringe i genitali a un passante e gli ruba il Rolex: «Non è violenza sessuale»

La donna era stata subito arrestata e mandata a processo con due accuse: violenza sessuale e rapina. Ma il gup la condanna solo per rapina

Era stata arrestata e mandata a processo per violenza sessuale e per rapina (di un Rolex), ma il giudice per l'udienza preliminare Stefania Donadeo ha stralciato la prima accusa. Protagonista una donna rom di 28 anni che, il 27 giugno 2016, era stata fermata dalla polizia in via Vincenzo Monti.

I fatti: la donna avvicina un passante di 63 anni, stringendogli i genitali e proponendogli un rapporto sessuale: nello stesso istante, gli toglie il Rolex dal polso. L'uomo, infastidito, allontana la 28enne accorgendosi però, quasi subito, dell'ammanco. Allora la insegue per la strada: in quel mentre transita una volante della polizia. Gli agenti intervengono e bloccano la rapinatrice. 

Per il gup, l'episodio è certamente una rapina perché il gesto compiuto dalla 28enne «è lesivo dell'integrità fisica (della vittima, n.d.r.) e funzionale all'impossessamento della refurtiva». Ma non è violenza sessuale perché la donna, «lungi dal voler invadere la sfera sessuale», voleva semplicemente distrarre l'uomo per rubargli l'orologio.

Per la cronaca, la donna è stata condannata per rapina a un anno e otto mesi, assolta dall'accusa di violenza sessuale e ha ottenuto la sospensione condizionale della pena.

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