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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ruby: la procura chiede sette anni per la Minetti, Mora e Fede

Il procuratore Pietro Forno avanza la richiesta dopo la requisitoria. I legali di Nicole Minetti: "Sorprendente". Lele Mora: "Non sono la persona descritta dai pm"

Sette anni di carcere con interdizione a vita dai pubblici uffici: questa la richiesta del procuratore aggiunto Pietro Forno per l'ex consigliera regionale Nicole Minetti, l'ex agente dei vip Lele Mora e l'ex direttore del Tg4 Emilio Fede, coimputati per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile al processo sul caso Ruby. La sentenza è attesa per il 12 luglio, data in cui il tribunale ha fissato l'ultima udienza del processo.

"Richiesta certamente eccessiva di fronte a un innocente", è stato il commento di uno dei due legali di Nicole Minetti, Pasquale Pantano. "Richiesta sorprendente" per l'altro legale, Paolo Righi, anche perché "il dibattimento ha dimostrato che il ruolo di Minetti è stato estremamente marginale".

Lele Mora, presente in aula, ha affermato: "Non mi riconosco nella persona descritta dai pm e non ho altro da dire".

L'interdizione dai pubblici uffici è solo una delle richieste aggiuntive di Forno. La procura di Milano ha infatti chiesto anche l'interdizione da qualunque incarico (pubblico o nel privato) che abbia a che fare con i minori e una multa di 35mila euro per ciascuno. Durante la requisitoria, Forno e il pm Antonio Sangermano avevano ricostruito il ruolo presunto dei tre imputati nell'organizzazione delle cene nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore, e in particolare la scelta delle ragazze da portare.

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