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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Porta Vittoria / Corso di Porta Vittoria

Ruby protesta davanti al tribunale: "Non sono una prostituta"

La ragazza ha precisato che nessuno ha voluto ascoltare la sua verità "l'unica possibile"

“Non ho mai avuto rapporti sessuali a pagamento e non li ho mai avuti con Silvio Berlusconi". Lo ha detto Ruby protestando davanti al tribunale di Milano per non essere stata ascoltata nel processo all'ex premier. La giovane marocchina si è presentata sulla scalinata davanti all'ingresso del tribunale di Milano in corso di Porta Vittoria con un cartellone 'a due facce' con su scritto 'Caso Ruby: la verita' non vi interessa più?' e 'Voglio difendermi dalle bugie e dai pregiudizi'.

La ragazza ha precisato che nessuno ha voluto ascoltare la sua verità "l'unica possibile" (video).

Oggi ho capito che è in corso una guerra contro Berlusconi e io ne sono rimasta coinvolta, ma non voglio che la mia vita venga distrutta". La ragazza poi ha spiegato di aver subito una "violenza psicologica" da parte dei magistrati.

Ruby si è anche commossa e sul suo viso è spuntata qualche lacrima quando ha spiegato di essere stata insultata durante la Messa a Pasqua. "Ho subito un ennesimo episodio di intolleranza - ha chiarito la ragazza davanti a una ressa di telecamere e fotografi, leggendo un testo scritto ma senza rispondere alle domande dei cronisti - quando la domenica di Pasqua una persona guardando mia figlia ha detto 'spero che non diventi come sua madre'".

“Mi dispiace per aver mentito anche sulla parentela con Mubarak e di aver detto altre bugie sulle mie origini, ho giocato di fantasia perché il vecchio passaporto me lo ha permesso". E' quanto affermato la giovane.

Ruby poi ha lasciato all'esterno della cancellata del tribunale il cartellone prima di andarsene, senza rispondere alle domande dei moltissimi cronisti. 

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