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Cronaca Montenapoleone / Via della Spiga

Saldi, spesa media di 200 euro per i milanesi: e "salvatori" sono gli stranieri

Per gli acquisti "della Befana", i milanesi si sono tenuti in media 200 euro a testa. Ressa nel week-end in centro: tantissimi gli stranieri. Il racconto di MilanoToday

Macchine parcheggiate in doppia fila, traffico, negozi sovraffollati e strade piene di gente ferma davanti alle vetrine. È la Milano dei saldi che da sabato 5 per due mesi terranno impegnati i milanesi che erano in attesa fin da Natale di sconti e promozioni.

Saldi in centro a Milano © Brambilla/MilanoToday

«Per le festività natalizie mi sono limitata a fare dei piccoli pensierini ad amici e parenti - spiega Daniela -. Ho aspettato i saldi per scegliere i regali veri e propri, anche se in ritardo». Molti negozi fanno sconti compresi tra il 30 e il 50%, solo pochi commercianti osano esporre in vetrina il numero 70.

«I nostri saldi arrivano al 70% solo per quegli articoli che fatichiamo a vendere come i cappotti da donna per esempio», racconta un commesso di un negozio di abbigliamento in corso Buenos Aires, una delle vie principali dello shopping milanese. Parecchi sono però i negozi che hanno fatto promozioni e sconti già partire dal periodo natalizio, approfittando della possibilità di ribassare i prezzi trenta giorni prima dell’inizio dei saldi.

«Solitamente noi vendiamo tre camicie a 100 euro, durante le feste natalizie abbiamo proposto la stessa merce a 70 euro», spiega l’addetta alle vendite di un noto negozio del centro. I saldi non riguardano solo l’abbigliamento, ma anche libri ed elettrodomestici. Anche se per i libri vale un discorso a parte: per legge i libri non possono essere scontati più del 15%, ma alcuni editori hanno previsto delle campagne sconti fino al 25%.

«Queste campagne promozionali si svolgono periodicamente durante tutto l’anno – dice una libraia -, ma a causa della crisi i magazzini degli editori sono ancora pieni perché a Natale sono state fatte poche vendite, quindi in questo periodo, in concomitanza con i saldi, vengono fatte più campagne promozionali».

Le aspettative dei negozianti sono alte: molti si augurano di vendere tutta la merce che durante il periodo di Natale è rimasta sugli scaffali. «Vorrei poter svuotare il negozio e rinnovarlo alla fine della stagione dei saldi», conferma il titolare di un punto vendita di corso Vittorio Emanuele.

Molte persone erano per negozi già dalla prima mattina di sabato quando ancora gli addetti alle pulizie stavano terminando il loro turno di lavoro. Il budget che i milanesi hanno a disposizione per gli acquisti d’inizio anno si aggira attorno ai 200 euro. «Non vorrei spendere tutti i soldi che ho ricevuto come regalo di Natale dai miei parenti – racconta Beatrice, una ragazza in giro per saldi con un gruppo di amiche -, ma se trovo un buon affare sono disposta ad investirli».

I saldi nella capitale della moda italiana attirano anche molti turisti, per lo più nord europei, giapponesi e russi. «Ho comprato una borsa di Gucci pagandola quasi la metà – spiega una turista inglese a spasso per via della Spiga -, ma ho scelto di investire il resto del mio budget in attività culturali. Le vetrine preferisco ammirarle e basta senza comprare più nulla a differenza di quello che ho fatto nei miei viaggi passati». Insomma, i saldi sono visti come una buona occasione sia dagli italiani che dagli stranieri, ma la crisi rende tutti più prudenti e accorti nella gestione dei propri acquisti.

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