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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Bus dirottato, Salvini duro sul ragazzino eroe: "No elementi per dare la cittadinanza a Ramy"

Il vicepremier torna a parlare del 13enne che era sul bus dirottato e incendiato mercoledì

Il suo primo commento era stato un laconico, stringato: "Valuteremo". Ed evidentemente le valutazioni, almeno ad ora, non sono state delle più positive. Matteo Salvini torna a usare parole dure nei confronti di Ramy, il 13enne che mercoledì scorso si trovava sul bus dirottato, sequestrato e incendiato sulla Paullese a San Donato e che è stato tra i primi a dare l'allarme aiutando i carabinieri a salvare tutti un attimo prima che l'attentatore - Sy, l'autista del pullman - desse fuoco a tutto

Incendio autobus San Donato (B&V Photographers)

Tema del contendere, di nuovo, è la cittadinanza che Ramy doveva ottenere su proposta anche del compagno di governo di Salvini, Luigi Di Maio. Il segretario della Lega, invece, sembra di tutt'altro avviso e dopo la "bordata" dei giorni scorsi - "Ramy vuole lo ius soli? Quando sarà eletto" - il leader del Carroccio ha aggiunto benzina sul fuoco. 

L'audio della follia, parla l'autista: "Non sparate, è tutto gasolio"

"Ho bisogno di fedine penali pulite..."

"Stiamo facendo tutti gli approfondimenti del caso. Purtroppo a stasera non ci sono gli elementi per concedere la cittadinanza", ha annunciato lunedì sera. "Le cittadinanze non le posso regalare e per dare le cittadinanze ho bisogno di fedine penali pulite. Non parlo dei ragazzini di 13 anni ma non fatemi dire altro", ha aggiunto. "Se qualcuno la cittadinanza non l'ha chiesta e non l'ha ottenuta dopo venti anni - ha sottolineato parlando coi giornalisti - fatevi una domanda e datevi una risposta sul perché".

"Ci sono casi come questo - ha proseguito Salvini - in cui si può dare la cittadinanza per meriti eccezionali extra legge, se non ci sono dei problemi. E mi auguro che non ci siano problemi che impedirebbero tutto questo, perché comunque se dai la cittadinanza a un bimbo di 13 anni estendi questo diritto a tutti coloro che gli stanno intorno. Stiamo facendo tutte le verifiche che ciò non comporti problemi".

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"Se fossimo tutti morti?"

"Dopo tutto quello che è successo volevo vedere cosa avrebbe detto Salvini, se tutti i ragazzi fossero morti? - la riposta indiretta dello stesso studente eroe -. Se tutti adesso lo ringraziano è merito mio. Di Maio - ha concluso - vuole darmi la cittadinanza, io mi fido di lui". 

Lo stesso Salvini è poi tornato sul discorso ius soli. "Non cambio una legge che sconvolgerebbe la vita di questo Paese per il dirottamento di uno scuolabus - ha assicurato -. Ho come la lontana impressione che Ramy venga usato come un paladino da una certa sinistra. Renzi non avrebbe controllato nulla e avrebbe dato 18 cittadinanze, poi quello che succedeva dopo chi se ne frega: se la nuova frontiera del Pd è tornare a combattere per lo ius soli, vuol dire che continueremo a governare per i prossimi 50 anni". 

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