Sassi contro cinque treni della metropolitana, presi i vandali: sono due ragazzini di 13 anni
La Polfer ha individuato i ragazzi che avevano lanciato i sassi contro i treni della M2
Entrambi italiani. Entrambi appena tredicenni. Ed entrambi figli di famiglie "normalissime".
Eccolo l'identikit dei due ragazzini che martedì pomeriggio e sera si sono divertiti a lanciare pietre contro i treni della metropolitana verde, nel tratto tra Crescenzago e Ciminiano. Quella sera cinque convogli erano stati colpiti dai sassi - uno aveva centrato il parabrezza del macchinista - e soltanto per caso nessuno era rimasto ferito.
A scagliare le pietre, hanno accertato venerdì gli uomini della Polfer, sono stati due studenti di tredici anni, che frequentano la stessa scuola. I poliziotti sono arrivati a loro grazie alla descrizione di una testimone, che era riuscita a vedere i due prima che fuggissero.
Così, gli agenti hanno scandagliato le immagini delle telecamere di sorveglianze e, una volta che hanno individuato i ragazzi, venerdì ne hanno fermato uno proprio in metro a Crescenzago, da dove il giovanissimo passa per andare a scuola.
Dopo qualche minuto di silenzio, il 13enne ha confessato tutto e ha fatto anche il nome dell'amico, suo compagno di classe. I ragazzi, stando a quanto riferito dalla Questura, avrebbero spiegato di averlo fatto come "passatempo", "per gioco".
I ragazzi - anzi i loro genitori, perché i giovani non sono imputabili proprio per i loro tredici anni - dovranno risarcire Atm per i danni subiti.