Maxi rissa a coltellate fuori dal palazzo della Regione: già scarcerati i 5 ragazzi arrestati

Sono già tutti liberi, e fuori dal carcere di San Vittore, i cinque ragazzi arrestati dai carabinieri di Milano perché accusati di aver fatto parte della maxi rissa di venerdì sera in piazza città di Lombardia, sotto la sede della Regione. 

I cinque, tutti filippini tra i diciotto e i ventuno anni, erano finiti in cella con le accuse di lesioni e rissa aggravata, mail gip - pur convalidando gli arresti - ha deciso di non applicare alcuna misura cautelare e ha disposto soltanto l’obbligo di firma per uno di loro - un diciannovenne -, accusato di aver ferito con un coltello un “rivale” di un anno più giovane. 

Quella sera, verso le 22.30, i cinque si erano scontrati con altri cinque connazionali - tutti indagati dalla procura minorile - e sull’asfalto erano rimasti due giovani: un diciottenne, accoltellato alla testa, e un sedicenne, colpito con un coccio di bottiglia. 

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la rissa aveva visto da una parte alcuni giovani che frequentano la piazza Città di Lombardia - soprattutto nel week end -, per ballare hip hop, e dall'altra dei ragazzi passati di lì per caso che avevano iniziato a deturpare le aiuole e a urinare all'angolo della piazza. 

Dalle parole ai fatti il passo era stato brevissimo e un diciannovenne - il giovane che ora ha l’obbligo di firma - avrebbe estratto un coltello da cucina di venti centimetri e avrebbe colpito alla testa un diciottenne, ricoverato ma non in pericolo di vita. Nel corso della successiva rissa, poi, un sedicenne era stato colpito con un coccio di bottiglia e, dopo aver cercato una disperata fuga in metro, era stato soccorso in banchina dal 118 e portato in ospedale, da dove è stato dimesso con venti giorni di prognosi. 

I cinque filippini erano stati quindi arrestati poche ore dopo la rissa. Per loro la procura aveva chiesto il carcere per rissa aggravata e lesioni.