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Cronaca Duomo / Piazza della Scala

Taxisti incontrano il prefetto: sciopero "selvaggio" sospeso

L'agitazione contro la circolare di Alfano è durata circa un giorno e mezzo

Dopo quasi quaranta ore, i taxisti milanesi hanno accettato di interrompere lo sciopero "selvaggio" indetto a mezzanotte della giornata tra il 3 e il 4 maggio per protestare contro una circolare del ministero dell'interno che, a loro giudizio, peccherebbe di "buonismo" verso Uber e Uberpop. 

Per un giorno e mezzo i taxisti hanno lavorato soltanto per gli anziani, i disabili e i malati, rifiutandosi di trasportare chiunque altro. Non tutti hanno aderito alla protesta, e alcuni sindacati si sono ufficialmente distanziati dallo sciopero non annunciato. "Cuore" della mobilitazione è stato il parcheggio di piazza Luigi di Savoia (Stazione Centrale), mentre nella mattinata del 5 maggio diverse decine di taxisti si sono radunate davanti a Palazzo Marino.

Cos'è cambiato? A far decidere per la tregua è stato un incontro con il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, che li ha convinti a cessare le "ostilità", dopo che il comune di Milano aveva comunque rassicurato che non si sarebbe fermato l'impegno per sanzionare Uberpop e vigilare sul rispetto delle regole da parte di Uber.

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