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Cronaca

Scola nuovo arcivescovo, le reazioni

Ecco le prime parole del cardinal Scola da arcivescovo di Milano. I commenti dei politici e degli imprenditori

"Voi comprenderete quanto la notizia, che mi è stata comunicata qualche giorno fa, trovi il mio cuore ancora oggi in un certo travaglio. Lasciare Venezia dopo quasi dieci anni domanda sacrificio. D'altro canto la Chiesa di Milano è la mia Chiesa madre. In essa sono nato e sono stato simultaneamente svezzato alla vita e alla fede".

E' con queste parole che il nuovo arcivescovo di Milano, Angelo Scola, ha salutato la città. E' nato infatti a Malgrate, ora in provincia di Lecco, e si è laureato alla Cattolica di Milano. Il messaggio è stato letto dal suo predecessore, Dionigi Tettamanzi.

FORMIGONI - Il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, è vicino a Cl proprio come il nuovo arcivescovo di Milano. "Sono grato - dice - al Papa Benedetto XVI per il dono che egli ci fa di un uomo di grande fede e profonda cultura". E ha ringraziato Tettamanzi, "che si è guadagnato un posto importante nella storia della diocesi di Milano e della chiesa universale".

PISAPIA - Il sindaco di Milano ha dichiarato: "Esprimo a sua Eminenza, cardinale Angelo Scola, nominato Arcivescovo di Milano da Papa Benedetto XVI, il più sincero sentimento di benvenuto nella nostra città, convinto che saprà proseguire nella missione pastorale che ha contraddistinto la chiesa ambrosiana negli ultimi decenni. Allo stesso tempo intendo rinnovare l'apprezzamento e la stima mia personale e dell'intera nostra comunità nei confronti del cardinale Dionigi Tettamanzi. A lui va la gratitudine di Milano per essere un punto di riferimento illuminante per tutti i cittadini e per aver diffuso con grande lungimiranza i valori dell'accoglienza, della solidarietà e del dialogo".

PODESTA' - Il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, si è detto certo che "il nuovo arcivescovo saprà dimostrarsi illuminata guida pastorale di una comunità storicamente sensibile all’evangelizzazione e all’accoglienza. Desidero, al contempo, ringraziare con affetto il cardinale Dionigi Tettamanzi, per l’impegno profuso nell’ottica di salvaguardare il bene comune a conferma della vocazione solidaristica della Grande Milano

PDL - Il coordinatore regionale Mario Mantovani ha detto: "Angelo Scola senza dubbio contribuirà in modo positivo alla crescita spirituale, umana e civile di Milano e del popolo lombardo".

PALMERI - Il consigliere comunale Manfredi Palmeri, del Nuovo Polo, già candidato a sindaco di Milano anche per l'Udc, ha augurato un buon lavoro a Scola per l'attività pastorale. "In questa importante Diocesi si confermerà, con la sua autorevolezza, la guida di un uomo aperto per una città aperta, la Mediolanum con profonde radici e vocazione al futuro". Così ha commentato Palmeri.

LEGA NORD - Matteo Salvini, capogruppo della Lega in consiglio comunale, che aveva avuto parole critiche verso Tettamanzi ("Ha fatto campagna per Pisapia"), ha confermato la sua valutazione: "Speriamo che Scola riesca ad unire la nostra città - ha dichiarato - e non a dividerla come ha fatto il suo predecessore (per il quale c’erano milanesi figli di un dio minore) nel nome della difesa dei valori cristiani, del dialogo, della ricerca e della contaminazione che hanno fatto grande Milano nei secoli e ne hanno esaltato l’identità". Salvini ha concluso con un chiaro "Aria nuova in Curia!".

PD - Il segretario regionale del Partito democratico, Maurizio Martina, ha dichiarato: "Angelo Scola sarà interlocutore prezioso per tutti i milanesi. Un ringraziamento va anche al cardinale Dionigi Tettamanzi che ha saputo cogliere e interpretare in modo straordinario le trasformazioni culturali e sociali di Milano".

SANGALLI - Il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, ha affermato: "Siamo certi che la nostra città, con le sue imprese, saprà accoglierlo e ascoltarlo con affetto. Milano porterà sempre nel cuore il cardinale Dionigi Tettamanzi guida spirituale di grande umanità in un momento difficile per la città e il mondo economico. Siamo certi che il Cardinale Scola saprà raccogliere il suo testimone".

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