Scontri tra tifosi per Inter Napoli e razzismo, la Fifa: "Vanno cambiate le leggi e applicate"
"I dirigenti sportivi abbassino i toni, perché certa aggressività che poi sfocia in razzismo o violenza"
"E' inconcepibile che ancora si possa morire per una partita di calcio. Leggi dure, andare a cercare i violenti uno per uno, e metterli dentro. Come fece la Thatcher in Inghilterra": il presidente della Fifa Gianni Infantino ribadisce la necessità del pugno duro contro la violenza commentando la morte dell'ultrà fuori San Siro prima di Inter - Napoli.
"Vanno cambiate le leggi, soprattutto vanno applicate - ha detto a Skysport - Basta guardare i paesi che hanno avuto situazioni ben più gravi dell'Italia. I violenti non sono tanti, vanno presi e messi fuori dal calcio. Così si rompe il ciclo vizioso".
Infantino sugli insulti razzisti
"I dirigenti sportivi abbassino i toni, perché certa aggressività che poi sfocia in razzismo o violenza a volte è anche dovuta a toni non sempre adatti di alcuni dirigenti. Servono atti concreti per fermare la violenza e il razzismo negli stadi".
Ha proseguito Infantino, da Dubai, dove si trova per il Globe Soccer, parlando a Skysport. Ha detto di aver provato "tristezza e sdegno" per gli insulti razzisti rivolti da una parte dei tifosi interisti al giocatore del Napoli nell'ultima partita di campionato, il 26 dicembre scorso.