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Cronaca Bicocca / Via Asturie

Scuola "araba" nei weekend, Loconsolo difende l'iniziativa

Dopo gli attacchi, la presidentessa della commissione educazione ribatte: "Iniziativa positiva, noi abbiamo solo deciso la gratuità delle aule"

Fa ancora discutere, sui social network, la già ribattezzata "scuola di Corano" di via Asturie, in realtà corsi dedicati ai bambini delle elementari, in orario extrascolastico, per insegnare svariate materie: storia, geografia, matematica e anche religione. "Ma noi del consiglio di zona 9 - spiega a MilanoToday Antonella Loconsolo, di Sinistra Ecologia e Libertà, presidentessa della commissione educazione - abbiamo semplicemente valutato, dal punto di vista politico, la gratuità dell'iniziativa, dopo che il parere di merito è stato dato all'unanimità dal consiglio d'istituto".

Presidente Loconsolo, che tipo di progetto è?

L'idea è quella di insegnare materie (come la lingua araba) non insegnate nella scuola pubblica oppure che vengono insegnate ma con punti di vista diversi (storia e geografia). Nasce da un gruppo di genitori che conoscevano già la cooperativa Diapason (una grossa cooperativa sociale che organizza attività in più di una zona a Milano), per corsi di italiano per stranieri. Questi genitori hanno un problema: se perdono lavoro devono tornare in patria. E quindi hanno bisogno di dare ai loro figli un titolo di studio riconosciuto, per esempio, in Egitto. L'anno scorso, dopo lo stesso corso, 14 su 20 bambini hanno dato l'esame al consolato egiziano e l'hanno passato.

Quindi è un'iniziativa che non nasce oggi?

Assolutamente no: già l'anno scorso è stata ospitata presso la scuola di via Asturie e l'anno prima nei locali della cooperativa Diapason.

Cosa ci dice sulla questione della "memorizzazione" del Corano, che sembra essere il nodo maggiore dello scontro di questi giorni?

Intanto bisogna vedere se il volantino in arabo dice proprio così. Nei prossimi giorni la Diapason diffonderà una sua traduzione e la leggeremo. Comunque non vedo niente di male nell'insegnare a memoria alcuni passi del Corano. Anche al Catechismo cattolico si insegnano a memoria alcune cose, come i Comandamenti e le preghiere. E anche se questi bambini non dovessero più tornare in Egitto, penso che imparare bene la loro lingua madre sia comunque una cosa importante, da preservare.

Com'è la procedura per chiedere le aule scolastiche?

Noi del consiglio di zona in questo caso arriviamo "ultimi". L'associazione interessata si rivolge direttamente alla scuola e poi se ne occupa l'ufficio concessione locali scolastici. Noi interveniamo se c'è richiesta di gratuità del canone, per fare una valutazione che naturalmente è una valutazione politica. E in questo caso, forti del parere del consiglio d'istituto, abbiamo detto di sì perché ci sembra una iniziativa positiva perché i bambini - se tornano in Egitto - hanno bisogno di un titolo riconosciuto e perché abbiamo scritto, in delibera, la gratuità a meno di un contributo davvero simbolico.

Quindi voi non vi occupate di capire se la Diapason rispetta i requisiti, come ad esempio la necessità di un'assicurazione.

No, non ci compete. Devo anche aggiungere che la Diapason è una struttura grossa, quindi senz'altro stipula sempre le assicurazioni e adempie agli altri obblighi. Stipulerà un contratto amministrativo con gli uffici di zona. Non è che non ce ne occupiamo, semplicemente non è di nostra competenza.

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