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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Cenisio Monumentale / Via Mac Mahon

Sequestrano e violentano tre ragazze cinesi per estorsione: arrestati

Il fatto aveva suscitato molto clamore perché le donne erano fuggite nude in mezzo alla strada

Avevano sequestrato e abusato sessualmente di tre ragazze cinesi, dopo un rapimento lampo nel mese di agosto del 2013 in un appartamento in via Brivio 6 (zona Mac Mahon), ma dopo che le tre vittime erano riuscite a fuggire, i due avevano fatto perdere le loro tracce. A distanza di mesi, grazie a un lavoro scrupoloso e paziente, gli uomini della Squadra Mobile li hanno individuati e arrestati.

Si tratta di due cittadini anch'essi di origine cinese già noti alle forze di polizia: Lin De Sheng (arrestato a Vienna il 7 dicembre 2013), accusato sequestro di persona a scopo di estorsione e violenza sessuale aggravata; e Chen Fu Shun: (arrestato a Milano il 3 marzo 2014) accusato solo di sequestro e estorsione. La coppia aveva attirato le donne nell'appartamento con la scusa di un colloquio di lavoro. Così la sera del 5 agosto, mentre ad una ad una le ragazze si presentavano per l'appuntamento, ad accoglierle all'ingresso dell'abitazione trovavano gli uomini col volto coperto da un passamontagna. Questi, senza perdere, tempo le immobilizzavano, le imbavagliavano e le spogliavano.

Per costringerle a parlare, volevano infatti i numeri di telefono dei parenti delle donne in Cina per chiedere un riscatto di 500mila yuan (circa 60mila euro), le minacciavano con una siringa piena di candeggina. Ottenuti i numeri, uno degli aguzzini aveva stuprato due delle donne. Trascorsa la notte tra sevizie e violenze, solo grazie ad una distrazione dei rapitori, che avevano allentato le corde ai polsi di una delle ragazze, le vittime sono riuscite a liberarsi e a fuggire. 

La vicenda aveva suscitato parecchio scalpore, non solo per la gravità dei fatti, ma anche perché le donne erano riuscite a fuggire in strada, nude e spaventate, 24 ore dopo il sequestro, il 6 agosto. Una di loro (quella che era riuscita a liberarsi dalle corde con cui era legata ai polsi e poi aveva liberato le altre due) si era rifugiata all'interno di una farmacia, mentre le altre, che prese dallo spavento si erano gettate dal balcone dell'appartamento rompendosi una tibia una e una caviglia l'altra, si erano infilate nel primo tram di passaggio su via Mac Mahon, linea 12. Soccorse immediatamente dagli uomini del 118 e dagli agenti di polizia, avevano raccontato il dramma che avevano vissuto.

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