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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Paderno Dugnano

Rapito l'agente immobiliare "truffatore": sequestratori chiedono il riscatto alla moglie

Il rapimento per dei soldi mai restituiti. Arrestati in tre, denunciati due complici. I fatti

Più e più volte gli avevano chiesto quei soldi che lui aveva ricevuto per un affare poi rivelatosi una truffa. Lui aveva sempre temporeggiato, aveva sempre cercato di rimandare l'appuntamento. Alla fine, però, ha dovuto incontrare per forza il suo vecchio cliente e, senza saperlo, è caduto nella sua trappola. 

Un uomo di trentasei anni - un agente immobiliare residente a Paderno Dugnano - è stato rapito e tenuto in ostaggio giovedì mattina da tre uomini che volevano - evidentemente a tutti i costi - che lui gli restituisse 450 euro. 

"Abbiamo rapito tuo marito"

L'incubo del 36enne è iniziato poco prima delle otto, quando è uscito di casa ed è arrivato a Saronno per incontrare un ragazzo di ventisei anni, che nei mesi scorsi gli aveva affidato i soldi per prendere una casa in affitto.

Quando l'uomo è sceso dalla sua auto, ha immediatamente detto al giovane di non avere contanti con sé e in quell'istante, stando a quanto ricostruito dai carabinieri, sono arrivati anche il padre e il fratello del 26enne - un 58enne e un 33enne - che hanno aggredito l'agente immobiliare, lo hanno picchiato e lo hanno costretto a salire in un furgone bianco. 

Poco dopo, il più giovane dei tre ha preso il cellulare della vittima e ha telefonato alla moglie, spiegandole che suo marito era tenuto "prigioniero" e che se avesse voluto rivederlo avrebbe dovuto pagare ai rapitori 500 euro in contanti: 450 euro per il debito e 50 perché il 58enne aveva perso la giornata di lavoro per mettere in atto il piano. 

L'appuntamento in stazione per lo scambio

La donna, una ragazza 25enne, ha così fissato un incontro con i tre fuori dalla stazione di Saronno e ha immediatamente chiesto aiuto ai carabinieri, che l'hanno scortata in treno fino allo scalo del Varesotto. Arrivata in stazione, la giovane ha ricevuto una seconda chiamata durante la quale i sequestratori le hanno detto di raggiungere una Peugeot bianca parcheggiata in strada con le quattro frecce accese.  

A presentarsi in auto, però, sono stati i militari, che hanno immediatamente fermato le due persone a bordo: un ragazzo di 25 anni e una ragazza di un anno più giovane, entrambi amici di padre e figli. Loro stessi hanno subito spiegato agli uomini dell'arma che avrebbero dovuto semplicemente accompagnare la donna nel parcheggio del Carrefour di via 1 maggio per farle incontrare i rapitori.

E proprio lì, infatti, i carabinieri hanno bloccato un furgone bianco sospetto, uguale a quello descritto dai sequestratori alla moglie della vittima.  

Tenuto in ostaggio in un furgone

Alla guida è stato trovato l'uomo di 58 anni, mentre sul sedile del passeggero c'era suo figlio maggiore. Nella parte posteriore del mezzo, invece, c'erano il 26enne e l'agente immobiliare, che è finito in ospedale per alcune ferite al braccio.

Nel veicolo i militari hanno trovato tutti i documenti della vittima, le chiavi della sua auto e un foglio - creato per "nascondere" il rapimento - in cui dichiarava di aver venduto la macchina proprio al 26enne in cambio di 450 euro. 

È stato lo stesso agente immobiliare, una volta ascoltato dagli uomini dell'arma, a spiegare che era stato rapito proprio per quei soldi che non era riuscito a restituire al vecchio cliente. 

Denunciato anche il sequestrato

Il padre e i due figli sono stati arrestati con l'accusa di "sequestro di persona a scopo di esercizio arbitrario delle proprie ragioni" e sono stati messi ai domiciliari. I due complici che avrebbero dovuto accompagnare la moglie della vittima sul luogo dello scambio sono stati invece denunciati a piede libero. 

Nei guai, però, è finito anche il sequestrato. Sembra, infatti, che i 450 euro li avesse ricevuti per una casa in realtà già affittata e - stando ai primi accertamenti dei carabinieri di Desio - pare non fosse la prima volta che l'uomo portasse a termine il raggiro. Per lui, al momento, è scattata una denuncia a piede libero per truffa.  

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