Sfratto a famiglia senza lavoro e con disabile, il Comune contro il sindacato

Polemiche a distanza tra il comune di Milano e il Sicet-Cisl, uno dei sindacati di inquilini. Oggetto del "contendere" la famiglia Generoso, residente in via Edolo 42 (zona Melchiorre Gioia), che ha iniziato a non pagare l'affitto dell'appartamento quando prima la moglie e poi il marito hanno perso lavoro. Lui, 53 anni, è invalido al 100% e sottoposto a dialisi tre volte alla settimana. Con marito e moglie vivono anche due figli studenti.

Inizialmente era prevista per il 20 maggio l'esecuzione forzata dello sfratto. Nel frattempo, comunica il Sicet, il 23 aprile è stata riconosciuta la condizione di "morosità incolpevole" da parte del comune. Da qui, però, la polemica: perché secondo il Sicet il comune di Milano non avrebbe prospettato alcuna soluzione alla famiglia. 

Non si è fatta attendere la risposta del comune di Milano, secondo cui - al contrario - l'8 maggio gli uffici comunali hanno comunicato alla famiglia la sospensione dell'esecuzione di sfratto, previo accordo con la prefettura.

Sullo sfondo la "solita" questione degli alloggi popolari da assegnare in deroga alla graduatoria. Nel 2015 il comune ha già esaurito la percentuale del 25% sulle assegnazioni totali e ha chiesto alla regione una "deroga" di percentuale che però è stata rifiutata. Di conseguenza Palazzo Marino non può, al momento, assegnare appartamenti in deroga. 

Ma i sindacati di inquilini contestano questa scelta e sostengono che il comune potrebbe invece aumentare le assegnazioni totali (così espandendo numericamente anche la percentuale del 25% in deroga), attingendo ad esempio dagli alloggi sfitti che ormai (tra quelli di proprietà del comune e quelli di proprietà dell'Aler) a Milano sono quasi 10 mila.