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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Freiköfel

La 'guerra' per la casa: abitazione sfrattata e (ri)occupata in 24 ore, smontata la porta

Denunciati una donna e il cognato. Momenti di tensione con la polizia. L'accaduto

Una donna che cerca di riprendersi quello che per lei è, evidentemente, l'unico tetto possibile. La legittima proprietaria che, giustamente, chiede quello che è suo. E in mezzo gli agenti costretti a fare i conti con la rabbia di chi non ha più una casa. 

Sono i frame della mattinata difficile andata in scena mercoledì in via Freiköfel, nel quartiere di Santa Giulia, teatro di uno sfratto accompagnato da lunghi momenti di tensione. 

L'allarme è scattato verso le 12, quando una donna ha telefonato al 112 per segnalare che il suo appartamento era stato nuovamente occupato. Già, nuovamente. Perché soltanto martedì pomeriggio l'ufficiale giudiziario era stato lì, al terzo piano del civico 19, per sgomberare ufficialmente quella casa occupata da una 33enne egiziana, madre di due bimbi di otto e dieci anni, che da tre anni ormai non riusciva più a pagare l'affitto. 

Al loro arrivo i poliziotti della Volante hanno trovato la porta letteralmente smontata dal telaio e all'interno dell'abitazione hanno la giovane madre con i due piccoli. Dopo una lunga "trattativa", con calma e umanità, gli agenti sono riusciti a convincere la donna a lasciare l'appartamento e le hanno trovato un posto in una comunità in zona Baggio. All'uscita del condominio, però, gli uomini in divisa sono stati accolti da una decina di familiari della 33enne, evidentemente contrariati per lo sfratto. 

Uno di loro, un 53enne che ha detto di essere il cognato della donna, si è infilato in ascensore, è rientrato nella casa e si è steso sul letto, ingaggiando poi una colluttazione con uno dei poliziotti che cercava di riportarlo fuori. Alla fine, non senza fatica, la Volante è riuscita a identificare l'uomo e a liberare nuovamente l'abitazione. 

Il signore è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e violazione di domicilio, accusa di cui deve rispondere anche la donna. Lei, con i due figli, è poi stata accolta in comunità.

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