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Cronaca

Attentato alla Santa Barbara, Game ammette la sua responsabilità

Mohammed Game è uscito dal coma farmacologico ed ha risposto per circa un'ora alle domande del gip. L'uomo ha amesso la responsabilità dell'attentato. Ora l'uomo sarà interrogato anche dal pubblico ministero Romanelli

Mohammed Game, uscito dal coma farmacologico, ha risposto per circa un'ora alle domande del giudice per le indagini preliminari. L'uomo ha ammesso la responsabilità per l'attentato.

Secondo le prime indiscrezioni, Game sarebbe rimasto sorpreso dalla notizia dell'arresto dei suoi due complici.Nei prossimi giorni l'attentatore sarà interrogato anche dal pm Romanelli.

Aggiornato alle 17.48 del 19 ottobre

Ad una settimana dall’attentato alla Santa Barbara, le indagini sono ancora nel vivo e ulteriori sviluppi ci potrebbero essere a breve. Polizia e carabinieri infatti, sarebbero sulle tracce di uno o due presunti complici, che avrebbero avuto rapporto con i tre già arrestati.

I ricercati sarebbero marginali all’azione terroristica, avrebbero avuto un ruolo di secondo piano. Per gli inquirenti infatti, gli autori principali del gesto rimangono sempre Geme, Kol e Israfel. Anche in caso i complici dovessero essere individuati, gli investigatori credono ancora di avere a che fare con un gruppo organizzato a livello “casalingo” e non una cellula jihadista, con una rete strutturata.

La Procura ha imposto agli agenti impegnati nelle perquisizioni e nell’indagine il massimo riserbo, dopo che alcune indiscrezioni avevano suggerito un possibile furto nella casa di Geme: due persone sono state viste armeggiare nei pressi di un’auto in Via Cividali, ma niente sarebbe stato trafugato dalla casa dell’attentatore di importante.

Tutti gli occhi sono rivolti al materiale informatico che potrebbe essere contenuto nel computer di Geme e che è già al vaglio della polizia postale. Si attende anche l’analisi delle polveri esplosive, spedite a Roma.
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