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Cronaca

Sicurezza a Milano: iniziamo a non inzozzare palazzi di 500 anni...

Il console ci bacchetta, senza guardare a casa sua: ma se vedessimo Milano con gli occhi ammirati per una città ricchissima di storia e cultura, forse, sarebbe tutto diverso

Durante questo fine settimana ho ricevuto alcune mail un po’ particolari. In alcune mi veniva fatto presente quanto riportato sui quotidiani di una “uscita” dal console americano in merito alla sicurezza della città di Milano.

Altre mail invece mi informavano del fatto che le maggiori agenzie stampa internazionali avevano ricevuto delle foto inerenti lo squallore generato da immondizia, sporcizia e scritte sui muri della nostra città. Non sono stato in grado di verificare la veridicità di queste ultime mail, mentre per la prima è sufficiente aprire internet per capire che è vero.

Che dire: conosco l’America, molte delle sue città e con molto candore posso ammettere che mentre a Milano mai mi passerebbe per la testa di andare in giro armato (personalmente odio le armi, non sarei mai capace di tenere in mano una pistola), in America, in alcune seppur rare occasioni, probabilmente mi è passato per la testa. A prescindere dall’azione delle forze dell’ordine, la sicurezza della nostra città non è neanche lontanamente paragonabile a quella di altre città europee o americane.

Episodi di violenza sono ahimè frequenti, soprattutto negli ultimi periodi, ma la successione con la quale questi avvengono altrove è decisamente superiore. Non è una scusante, è ovvio: episodi di rapina, stupro, o ancora peggio sono da scongiurare con tutte le forze.

Sia chiaro: la giunta capitanata dal sindaco Pisapia può e deve fare molto di più rispetto a quanto per ora si è visto. Ma che un americano dica che la città di Milano non è sicura… io potrei citare “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, ma altri dovrebbero ricordare, meglio di me, il Vangelo: “Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo?”. 

Per ciò che riguarda la seconda informazione, anche non dovesse corrispondere al vero, lasciatemelo dire: ce le cerchiamo. Milano è una città meravigliosa, che va (ri) scoperta. Deve far riemergere la sua vocazione di città d’arte, di cultura e di storia.

Può e deve offrire ai milanese ed ai turisti il suo immenso patrimonio storico. Per fare questo serve l’impegno di tutti: dalle istituzioni, alle associazione ed ai volontari. Ma serve, anzi è indispensabile il contribuito di tutti i milanesi che dovrebbero da una parte iniziare a conoscere la loro città ed andarne orgogliosi e, secondo ma non ultimo, gli adulti dovrebbero insegnare ai ragazzi il rispetto della città, delle cose, dei muri e delle strade.

Dovrebbero spiegare ai più giovani che imbrattare un muro con scritte senza senso non solo è inutile, ma tremendamente stupido. Che scrivere slogan su palazzi vecchi più di 500 anni (ma vale anche per quelli che di anni ne hanno molti meno) è da ignoranti. E, per cortesia, non diamo la colpa alla scuola che non educa: questi principi (base) devono essere insegnati dalle famiglie.

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