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Cronaca Bruzzano / Via Senigallia

Ai domiciliari, trasforma la casa in una centrale di spaccio: due arresti

A tradire il meccanismo che lo spacciatore aveva messo in atto è stato il braccialetto elettronico che portava al polso per ordine del tribunale

Era agli arresti domiciliari per reati di droga ma - secondo gli investigatori - aveva trasformato la sua casa in un centro di spaccio, dove altri pusher venivano a rifornirsi, anche di grandi quantità di stupefacenti. A tradire il meccanismo che lo spacciatore aveva messo in atto è stato il braccialetto elettronico che portava al polso per ordine del tribunale.

Intorno alle 17.30 di lunedì scatta l'allarme. Il Commissariato Comasina riceve il segnale dal dispositivo di sicurezza, sembra che l'uomo si sia allontanato. Immediatamente viene inviata una volante per controllare l'abitazione del pregiudicato, in via Senigallia. Gli agenti notano un soggetto sospetto che è appena uscito dall'ascensore con un borsone. Lo fermano e, fin da subito, si mostra molto nervoso. Racconta di essere residente in via Porpora e di essere lì solo perché un amico gli doveva prestare una Playstation. Oltre al video-gioco, i poliziotti trovano nella borsa un involucro con un chilo di marijuana. Per il ragazzo, A. G.,  un 27enne italiano, scattano le manette.

Nel frattempo viene controllata anche l'abitazione del pregiudicato. Si chiama Mattia C., ha 29 anni e diversi precedenti per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo era all'interno dell'appartamento. Nella perquisizione gli agenti ritrovano undici grammi di hashish diviso in dosi, 2.600 euro e alcuni telefoni cellulari. I poliziotti controllano anche tutti gli angoli nelle scale condominiali e ritrovano alcuni involucri nascosti: dentro ci sono quasi due chili di marijuana che gli agenti ipotizzano siano riconducibili al pregiudicato, che adesso è finito di nuovo a San Vittore.

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