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Cronaca

Si costituisce per tentato omicidio: "Sparai alla mia ex moglie perché mi sentivo solo"

L'uomo si è consegnato ai carabinieri dopo una settimana di latitanza

Salvatore D'Apolito,il cinquantenne di origine foggiana che lo scorso 27 ottobre sparò alla ex moglie a Negrone di Scanzorosciate, un centro della Bergamasca, dopo essersi consegnato ai carabinieri, ha tentato di giustificare il suo gesto dicendo che si era sentito solo e abbandonato da tutti. A seguito del tentato omicidio della ex consorte, l'uomo era fuggito a bordo di una vespa ed era stato latitante per una settimana. Attualmente restano gravi ma stazionarie le condizioni della vittima, tuttora ricoverata all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

"Mi spiace, mi sentivo un uomo solo", ha dichiarato il 50enne di Villasanta (Monza) accusato di tentato omicidio, confessando ai militari di essere stanco della latitanza e dispiaciuto per le sue azioni. Il reo ha poi aggiunto di non aver mai accettato la separazione dalla donna e di essere arrivato a spararle perché si sentiva abbandonato da tutti, compresi i suoi familiari. 

Dopo la fuga l'uomo aveva vissuto all'interno di un camper di sua proprietà nella boscaglia fuori Lesmo, in Brianza. All'interno del veicolo i militari hanno recuperato l'arma utilizzata da D'Apolito per esplodere sei colpi contro l'ex moglie 53enne, Flora Agazzi. Il giorno dell'agguato alla vittima l'uomo aveva indossato una parrucca e un casco tentando di non essere riconosciuto mentre colpiva la donna. Poi si era dato alla fuga con lo scooter.

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