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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Distrutto dalla vergogna, tenta suicidio dopo rapina nell'ex luogo di lavoro

L'ex responsabile di un Punto Snai a Milano ha tentato il suicidio dopo essere stato scoperto come l'autore di una rapina nel centro dove lavorava

Un ex dipendente di un Punto Snai a Milano ha tentato di uccidersi la scorsa notte.

L'uomo, infatti, è stato individuato dalle forze dell'ordine come autore di una rapina nel centro scommesse dove lavorava. Probabilmente a causa di problemi economici e dell'onta del gesto, la persona ha tentato di farla finita.

Sebastiano S., 33 anni, originario di Siracusa, si è lanciato dal balcone della sua casa in via Tadino attorno alle 23, appena ha visto le divise della polizia. Circa due ore prima aveva tentato di rapinare un punto Snai in via Romeo, lo stesso dal quale era stato licenziato tempo fa. Pistola in pugno e volto coperto da sciarpa ha intimato alla nuova responsabile di consegnargli l'incasso, ma la donna ha reagito lanciando le chiavi all'esterno del negozio.

Le urla hanno attirato un commerciante vicino che li ha prima chiusi dentro, poi a seguito delle minacce dell'uomo ha riaperto lasciandolo scappare, durante la fuga Sebastiano S. ha mostrato il viso rendendosi riconoscibile.

La dipendente ha così fornito alla polizia tutti i dati per individuarlo. Arrivati al suo appartamento gli agenti hanno assistito impotenti alla caduta dal terzo piano del rapinatore, che è precipitato su alcune biciclette parcheggiate nel cortile interno.

Da una perquisizione in casa sono stati ritrovati gli abiti e la pistola utilizzati durante il colpo, ed inoltre due biglietti d'addio in cui chiedeva scusa ai familiari per il gesto. "La depressione mi ha ucciso, chiedo scusa alla mia famiglia", ha scritto su uno dei biglietti, mentre l'altro, trovato nel cestino, riportava le parole: "Sono sommerso dai debiti, ho perso il lavoro". L'uomo tre anni fa aveva già tentato il suicidio lanciandosi sotto la metropolitana.

Ora versa in gravi condizioni e al momento si trova in coma farmacologico all'ospedale Niguarda.

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