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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Turro / Via Ferrante Aporti, 54

31enne si impicca in via Ferrante Aporti: era un richiedente asilo del Mali

E' stato identificato il giovane che si è tolto la vita domenica 7 maggio a Milano

E' un trentunenne del Mali il giovane che si è tolto la vita domenica mattina impiccandosi al rilevato ferroviario di via Ferrante Aporti, all'altezza del civico 54. I carabinieri della Compagnia Porta Monforte lo hanno identificato a partire dalle sue impronte digitali: aveva infatti chiesto la protezione internazionale.

Era in Italia da circa un anno e mezzo e non si conosce la sua abituale dimora. Non era, quindi, ospite dell'hub di via Sammartini, piuttosto vicino al luogo in cui il ragazzo si è impiccato. Il giovane è stato soccorso dai sanitari del 118 che hanno tentato di trasportarlo al Niguarda, ma non c'è stato nulla da fare per lui. Sul posto anche i vigili del fuoco e, come detto, i carabinieri.

Nella giornata di domenica non sono mancati i commenti da parte di esponenti politici di Milano. L'amministrazione ha diramato una breve nota in cui viene espresso cordoglio e ha aggiunto di ritenere «indispensabile insistere, ancora più di prima, a sostegno delle buone pratiche di accoglienza e integrazione».

Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali, ha scritto su Facebook che occorre «rafforzare ancora di più la rete degli interventi sociali», sottolineando che di lui non si sapeva nulla. Mentre Silvia Sardone, consigliera comunale di Forza Italia, ha affermato che «il suicidio di un giovane immigrato è una conseguenza dell'immigrazione fuori controllo. Chissà quanti come lui pensano di farla finita dopo aver visto naufragare la speranza di una vita migliore».

Il Mali è un Paese attraversato da un conflitto pluriennale e dalla presenza, soprattutto - ma non solo - nel nord, di svariati gruppi jiahidisti o legati al narcotraffico. Attualmente le autorità, aiutate da una missione militare internazionale dell'Onu, sono impegnate a reinsediarsi, non senza difficoltà, nelle città del nord del Paese. 

Secondo il ministero degli affari esteri italiano, che attraverso il sito "Viaggiare Sicuri" diffonde informazioni su tutto il Pianeta per i nostri concittadini, tutto il Mali è da considerarsi "a rischio". La Farnesina infatti sconsiglia esplicitamente di viaggiare in Mali a qualsiasi titolo e consiglia alle aziende presenti nel Paese di sospendere le attività.

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