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Cronaca

Pre scuola e giochi serali, tariffe aumentano: è scontro

Da 26 euro a famiglia "tutto compreso" si passa a 26 euro per figlio e per servizio. Fi: "Comune usa famiglie numerose come bancomat". Palazzo Marino: "Le tariffe erano ferme al 1995"

In arrivo aumenti consistenti per chi iscrive i figli ai servizi pre-scuola e dopo-scuola nell'anno scolastico 2014/2015. Il comune di Milano ha infatti intenzione di ritoccare all'insù le tariffe, ferme al 1995. La tariffa sarà però anche calcolata con criteri diversi, per cui gli aumenti potrebbero essere, in alcuni casi, notevoli.

La tassa è di 26 euro per ogni figlio iscritto e ogni servizio richiesto, a cui aggiungere un contributo di frequenza mensile di 10 euro dimezzato a 5 euro a partire dal secondo figlio iscritto al medesimo servizio. Il contributo di frequenza è gratuito nel caso di un Isee pari o inferiore a 6.500 euro nell'anno 2012 e/o 2013. Frequenza gratuita anche per i disabili e i ragazzi segnalati dagli assistenti sociali.

Prima, invece, si pagavano 26 euro per famiglia, a prescindere dalla quantità di figli e di servizi richiesti. Un esempio: una famiglia con due figli che intende iscriverli entrambi a entrambi i servizi, prima pagava 26 euro. D'ora in poi ne pagherà 104.

Tra le altre novità, sarà necessario raggiungere il numero minimo di 10 alunni per classe per attivare il servizio: prima non era richiesto un limite minimo. Verrà inoltre verificata l'effettiva frequenza. Dopo un mese di assenza senza giustificato motivo, l'alunno sarà depennato. Anche in questo caso, prima non era così.

FORZA ITALIA: "STANGATA SULLE FAMIGLIE" - Silvia Sardone, consigliera di zona 2 di Forza Italia, si ribella: "E' l'ennesimo aumento di costi di Pisapia. Ora si paga per ogni figlio e ogni servizio, e non viene previsto sconto in base al numero di figli. Il provvedimento penalizza le famiglie con più di un figlio che, invece di essere avvantaggiate, si ritrovano a dover pagare di più. Per la sinistra, evidentemente, la famiglia tradizionale non è una priorità e viene vista come un mero bancomat con un numero di sportelli direttamente proporzionale al numero dei figli".

ZONA 2: "MODIFICARE LE TARIFFE" - La commissione scuola di zona 2 ha preparato una mozione, che discuterà in consiglio, con cui si chiede di rivedere alcuni punti del nuovo tariffario. In particolare si chiede lo sconto del 50% per il secondo figlio anche per la tassa (26 euro) e non solo per la quota mensile di frequenza, ma anche che le 26 euro siano azzerate dal terzo figlio in poi. E inoltre che la tariffa mensile di frequenza sia calcolata sulla base dell'Isee.

IL COMUNE: "PRIMA TARIFFE TROPPO BASSE" - Ma Palazzo Marino fa notare che le tariffe, ferme al 1995, sono oggi tra le più basse d'Italia. Al netto delle 26 euro d'iscrizione, infatti, la famiglia si trova a pagare 50 centesimi al giorno per il pre-scuola e 80 centesimi al giorno per i giochi serali. I servizi vengono sfruttati da circa la metà degli iscritti alle primarie. Questo significa che l'utenza finisce col pagare solo il 20% del costo del servizio, che in tutto è pari a più di 2 milioni e 200 mila euro. 

"FREQUENZA RESTA A 10 EURO AL MESE" - Per il comune di Milano era essenziale disincentivare l'uso "disinvolto e sporadico" del servizio, riservandolo ai figli di genitori che lavorano entrambi e intervenendo almeno sulla tassa d'iscrizione (che da 26 euro a famiglia "tutto compreso" è stata portata a 26 euro per figlio e per servizio), lasciando comunque a 10 euro al mese la tariffa base per la frequenza e introducendo il depennamento se questa non viene effettuata per un mese consecutivo.

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