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Cronaca

Tassista aggredisce le Iene: "Ti dò una coltellata, ti ammazzo"

L'uomo non ha gradito lo scherzo (un cuore disegnato sul cofano), ha preso un coltello dall'abitacolo e ha minacciato pesantemente la troupe in incognito

Non si chiamerebbero "Iene" se non fossero, ogni tanto, cattive. Ma lo scherzo andato in onda giovedì 2 aprile ha rischiato di finire molto male per la troupe. Stiamo parlando del servizio "Indovina la notizia vera" della iena Corti. Vengono proposte tre notizie strane. Una sola è vera, le altre sono state inventate dagli autori. Tutt'e tre però vengono messe in scena dagli attori, all'insaputa di ignari passanti che si trovano - loro malgrado - coinvolti in storie che hanno dell'assurdo.

Ma uno dei protagonisti involontari "non ha gradito" e a un certo punto ha tirato fuori un coltello, con cui ha minacciato una vera e propria aggressione fisica ai danni della troupe di Italia 1.

La notizia da mettere in scena recitava: "Innamorato pazzo, scrive la sua dichiarazione d'amore sui taxi". E così la troupe si è appostata nelle vicinanze di un taxi appena parcheggiato, dopodiché un attore (con uno spray facilmente cancellabile) ha disegnato un cuore sul cofano. Il tassista però è tornato e l'ha colto sul fatto. "Cosa stai facendo? Sei scemo?", gli ha urlato spintonandolo. "Ma no, sto scrivendo un messaggio d'amore alla mia fidanzata, mi devo far perdonare", ha replicato con fare innocente l'attore.

Il tassista a quel punto ha aperto la porta del taxi e ha urlato: "Adesso ti dò una coltellata". L'ha allontanato agitando il coltello e ha proseguito: "Vai via, prima che ti ammazzi!".

Tassista contro Iene: spunta il coltello

Alla fine del servizio, dopo avere rivelato la notizia vera tra le tre proposte (per la cronaca: non era quella del messaggio d'amore sul taxi), è andato in onda l'epilogo della vicenda del tassista. "Guardi che è uno scherzo, siamo di Italia 1", ha gridato da lontano la troupe. "Non me ne frega un c...", ha risposto il tassista mentre fotografava col cellulare il cuore disegnato sul cofano. E ancora: "Ti dò una coltellata, bastardo!". E poi: "Figlio della m..., uomo di n..., muoviti a venire a pulire!". Insomma, non si è calmato per niente.

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