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Cronaca

Terrorismo in Lombardia: il pugile dell'Isis ha scelto il rito abbreviato e avrà la pena scontata

Il procedimento del presunto terrorista sarà assegnato a un giudice dell'ufficio gip di Milano

Abderrhaim Moutaharrik, il marocchino campione di thai boxe in carcere dal ventotto aprile con l'accusa di essere un affiliato dell'Isis, ha scelto il processo abbreviato.

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Insieme a lui, saranno processate davanti a un gup di Milano anche altre due marocchine finite in carcere per la stessa accusa di terrorismo internazionale: la moglie, Salma Bencharrki, e Wafa Koraichi. L'altro marocchino arrestato nello stesso blitz, Abderrhmane Khachia, non ha ancora formalizzato la richiesta di abbreviato che tuttavia - stando da quanto si è appreso in ambienti giudiziari milanesi - sarà presentata nei prossimi giorni dal suo avvocato.

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La "mossa" dei quattro presunti terroristi di puntare sull'immediato - rito alternativo che prevede lo sconto di un terzo della pena - è arrivata dopo la decisione del gip di Milano di disporre per loro il processo immediato, mandandoli direttamente a dibattimento senza passare dal "filtro" dell'udienza preliminare.

In questo caso il processo si sarebbe tenuto davanti alla Corte d'Assise di Como, Tribunale competente a livello territoriale dal momento che era Lecco il centro operativo della presunta cellula lombarda dell'Isis. Ma Lecco fa parte del distretto giudiziario di Milano e perciò, alla luce della decisione degli imputati di scegliere l'abbreviato, il procedimento sarà assegnato a un giudice dell'ufficio gip del capoluogo lombardo.

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