Anis Amri, il terrorista di Berlino ucciso a Sesto, aveva mille euro in tasca: si indaga
L'obiettivo è ora capire dove li aveva prelevati o se lo aveva fatto qualcuno per lui
Anis Amri, il terrorista tunisino ritenuto l'autore della strage di Berlino e morto nel Milanese durante un conflitto a fuoco con la polizia a Sesto San Giovanni lo scorso 23 dicembre, aveva in tasca oltre mille euro.
I soldi, tutti in tagli da 50 e 20 euro, si presume siano stati prelevati da uno sportello Bancomat. L’obiettivo dell’antiterrorismo, adesso, è capire se sia stato lo stesso Anis a prelevarli o se qualcuno lo abbia fatto per lui.
Gli investigatori si sono già attivati per identificare il luogo di emissione di quei soldi. La Zecca di Stato, infatti, quando stampa i soldi cartacei li fa circolare in “pacchetti” di cui registra i numeri seriali. Dai numeri, quindi, attraverso un laborioso lavoro di archivio si potrebbe arrivare anche all'istituto che ha ricevuto quel pacchetto, e da lì alla filiale.
A chiudere il cerchio dovrebbe arrivare la scoperta del giorno del ritiro e, magari scommettendo sugli impianti di video sorveglianza dello sportello bancomat, anche alla persone che ha prelevato i soldi.