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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Teschi e scheletri umani pronti per la vendita: macabra scoperta a casa di tre professionisti

I tre, uno a Milano e due in Piemonte, sono stati denunciati per traffico di resti umani

Un teschio in buono stato riuscivano a rivenderlo anche a sei volte il prezzo d'acquisto. Un business "facile", evidentemente fruttuoso, che avevano iniziato e avevano probabilmente intenzione di portare avanti. A metterli nei guai, però, è stato proprio uno di quei teschi. 

Tre uomini - un ingegnere, un commercialista e un tecnico informatico, tutti quarantenni e senza nessun precedente - sono stati denunciati dai carabinieri di Milano con l'accusa di traffico illegale di resti umani. Le luci sui tre - uno fermato a Milano, gli altri due in Piemonte - si sono accese lo scorso 28 agosto, quando al centro smistamento dell'Ups di via Fantoli la macchina ai raggi X ha scoperto un cranio umano nascosto in un pacco destinato a San Francisco. Il giorno successivo, nello stesso stabilimento, sono poi stati trovati altri due teschi pronti per essere inviati all'estero. 

A quel punto, i militari hanno dato il via alle indagini e in pochi giorni sono arrivati ai tre, tutti definiti insospettabili. I professionisti, stando a quanto accertato dai carabinieri e dal pm Francesco Cajani, acquistavano i resti in Repubblica Ceca - un teschio costava circa 100 euro - e poi li rivendevano soprattutto tra la Svizzera e gli Stati Uniti, arrivando a guadagnare anche cinque o sei volte la cifra spesa. 

Nelle abitazioni dei tre - le cui generalità non sono state rese note - sono stati trovati nove teschi, due scheletri completi, diversi arti e bacini. I resti umani, sequestrati, sono stati inviati al laboratorio forense di Milano per la datazione e tutte le analisi. 

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