Scientifico Leonardo: abolito dopo cinque anni il test d'ingresso
Il liceo scientifico più "prestigioso" di Milano torna sui suoi passi, ma non tutti sono d'accordo
Il liceo scientifico Leonardo da Vinci torna sui suoi passi e cancella il test d'ingresso dopo cinque anni. La decisione è arrivata dopo una votazione in consiglio d'istituto, ma non pochi erano i favorevoli. Il Corriere della Sera riporta il risultato di dieci voti per l'abolizione e sette per il mantenimento della prova: un test a risposta multipla con 45 domande di italiano, matematica e inglese.
In realtà, chi non superava la prova non aveva le porte sbarrate. La metà dei posti veniva infatti assegnata a chi superava il test, l'altrà metà a sorteggio tra tutti gli aspiranti (quindi sia chi aveva comunque sostenuto il test, sia chi non lo aveva sostenuto). L'esistenza della prova ha permesso, secondo i suoi sostenitori, meno bocciature nel corso degli ultimi anni. Difficile però stabilire con coscienza statistica se le due cose siano strettamente correlate con un principio di causa effetto.
La decisione è maturata quando i professori hanno chiesto che al test fosse dato più peso, aumentando la quota di nuovi iscritti che lo avessero superato. A quel punto è scesa in campo direttamente la preside Luisa Amantia (contraria), forte di un parere del ministero dell'istruzione e della banale considerazione che - in tema di scuola dell'obbligo - il ragionamento deve essere il più possibile inclusivo.
Resta però il problema di come affrontare il numero (piuttosto elevato) di richieste d'iscrizione ogni anno, che supera nettamente quello dei posti a disposizione. L'idea prevalente è quella di affidarsi al "consiglio orientativo" formulato dai docenti delle scuole medie, che redigono un breve profilo dello studente. Precedenza a quelli che ottengono un "consiglio" più forte verso l'indirizzo scientifico, poi estrazione.