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Cronaca via Confalonieri

Topi a scuola e lezioni in palestra senza banchi, i genitori: "Siamo stati lasciati soli"

La protesta davanti alla sede dell'ufficio scolastico regionae

E' una specie di flash mob quello organizzato dalle famiglie della scuola Confalonieri di Milano, zona Isola, che per l'occasione si sono unite con quelle del plesso di Maciachini (via Crespi), a partire dalle quattro e mezza di pomeriggio di mercoledì. I gruppi di genitori hanno raggiunto piazzale Corvetto, dove ha sede l'Ufficio scolastico regionale, per chiedere un incontro urgente con il direttore. Motivo? I topi in classe e i bambini che fanno lezione in palestra senza banchi.

Flash mob della scuola Confalonieri all'Ufficio regionale

«Solo la punta dell’iceberg di una situazione che degenera da un anno. La situazione drastica in cui versa l’intero istituto comprensivo è nota da tempo, anche lo scorso anno diverse volte l’immagine dell’istituto è stata danneggiata da una gestione sconsiderata della scuola», si legge in un comunicato delle famiglie dove vengono elencati i problemi accumulati nel tempo. 

Dall'assenza di igiene nei bagni al primo piano di via Dal Verme alla famosa circolare "della pipì", con cui si pretendeva di registrare le entrate e le uscite ai bagni ogni giorni. Dal "divieto di usare il corridoio negli intervalli" al divieto, per i genitori delle prime classi, di entrare a scuola il primo giorno "per mancanza di assicurazione". «Mille famiglie lasciate da sole perché l'ufficio scolastico regionale non ha mai preso posizione». 

Il caso dei topi

«Quest'anno - si legge ancora - abbiamo iniziato l’anno di nuovo sui giornali, per la scuola infestata dai topi. Già il 27 giugno dirigente era a conoscenza del fatto che alcuni genitori ed insegnanti avevano visto un topo ed escrementi in un’aula al primo piano, rassicurò tutti dicendo che sarebbe stato chiamato il servizio di derattizzazione. Eppure arriviamo al 10 settembre prima che venga regolarmente richiesta una derattizzazione al Comune di Milano. l’11 dirigente pubblica una circolare dove afferma che per Crespi l’ente preposto ha dato nulla osta ad aprire la scuola. Quale ente?  Nessuno. Chi ha quindi la responsabilità di questa apertura scolastica in ambiente scolastico malsano? Il 12 settembre (primo giorno di scuola) i genitori si rifiutano di fare entrare i propri figli in un ambiente contaminato da carcasse e feci di ratto».

La soluzione trovata alla fine è stata quella di chiudere metà scuola e fare partire la derattizzazione. «Non si poteva fare nella pausa estiva?», chiedono comprensibilmente i genitori. Ed è ovviamente una domanda retorica.

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