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Cronaca Duomo / Piazza del Duomo

Milano, guerra ai furbetti della metro: tornelli chiusi sempre e in (quasi) tutte le stazioni

L'annuncio del presidente di Atm, Bruno Rota: "Atm ha deciso di procedere con l'ultima fase del progetto di chiusura dei tornelli". Si parte il 15 febbraio. Si timbrerà anche per uscire

Si preannuncia più dura che mai la vita dei furbetti della metro a partire dalla metà di febbraio. Tutta “colpa” del numero uno di Atm, Bruno Rota, che ha deciso di dare l’ultimo colpo alle speranze dei “portoghesi” di viaggiare gratis sui treni della metropolitana. 

A partire da lunedì 15 febbraio, infatti, “per limitare ulteriormente il numero di evasori, Atm ha deciso di procedere con l'ultima fase del progetto di chiusura dei tornelli” e “sarà obbligatorio convalidare il biglietto anche in uscita, durante l'intero orario del servizio, ad esclusione solo di quelle poche stazioni in cui le scale sono troppo vicine ai tornelli”. 

A parlare, più che deciso che mai, è proprio Bruno Rota, che in una lettera a “Il Giornale” ha dato i numeri sull’evasione in metro e ha annunciato le prossime mosse. 

“Negli ultimi anni Atm ha messo in campo interventi massicci e concreti nella lotta ai passeggeri abusivi - ha scritto Rota -. La sperimentazione di chiusura dei tornelli in uscita e l'incremento di controlli e controllori hanno portato risultati significativi. Il tasso di evasione oggi, infatti, è stato praticamente dimezzato”. 

Nonostante il successo delle prime contro misure, però, i “portoghesi” hanno ancora un peso specifico molto importante sui conti di Atm. “Numeri alla mano, misurati e documentabili, in metropolitana l'evasione registrata è intorno all'uno per cento: un dato che riguarda, dunque, un'esigua minoranza, soprattutto rispetto alla situazione di altre grandi città italiane. Tuttavia, tenuto conto che ogni giorno più di 1,2 milioni di persone utilizzano il metrò, anche una percentuale così bassa su un campione tanto vasto identifica un numero di evasori importante e certo percepibile da chi, con occhio attento, osserva i tornelli. L'uno per cento di un milione - ha sottolineato il presidente di Atm - sono diecimila individui”. Che vuol dire, in media, quindicimila euro al giorno persi dall'azienda. 

Quindi, ecco la decisione drastica, mai sperimentata prima da Atm. Tutti i tornelli, dal 15 febbraio, saranno chiusi anche in uscita e i viaggiatori dovranno necessariamente obliterare il biglietto o l’abbonamento a tutte le ore, mentre ora i "gate" sono bloccati soltanto dalle 9.30 alle 16.30 e dalle 20 a fine servizio e solo in alcune stazioni. Le uniche eccezioni, per stessa ammissione di Rota, riguarderanno le stazioni i cui tornelli sono “scomodi” per la vicinanza alle scale.

“Per anticipare qualche probabile osservazione - ha concluso Rota - la direzione aziendale ha voluto far installare in tutte le stazioni dei dispositivi locali di sblocco automatico dei tornelli, da attivare in casi di emergenza”. 

Ecco l'elenco di tutte le stazioni in cui i tornelli in uscita non verranno chiusi. Su M1: Sesto FS, Sesto Rondò, Sesto Marelli, San Babila, Duomo (lato San Babila), Cadorna FN, Lotto, Molino Dorino e Bisceglie. Su M2: Cologno Nord, Gessate, Lambrate FS (lato Bottini), Centrale FS, Garibaldi FS, Cadorna FN e Porta Genova FS. Su M3: Centrale FS, Porta Romana e Rogoredo FS. I tornelli delle stazioni di M5, al contrario, saranno tutti chiusi anche in uscita

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