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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Gaggiano

Accusato dell'attentato a Tunisi: Touil ha ottenuto il permesso di soggiorno

Una giornata felice per il 22enne marocchino, a cui è stato consegnato il permesso temporaneo in attesa dell'asilo politico

Può tirare un meritato sospiro di sollievo Abdelmajid Touil, il ragazzo di 22 anni di nazionalità marocchina finora irregolare in Italia, al centro di una vicenda giudiziaria molto particolare. Finalmente gli è stato consegnato il permesso di soggiorno temporaneo, in attesa dell'asilo politico.

Il giovane era stato indicato dagli investigatori tunisini come uno dei responsabili dell'attentato al Museo del Bardo (18 marzo 2015), e per questo i magistrati del Paese africano ne avevano chiesto la cattura e l'estradizione. Touil si trovava a Gaggiano (Milano), insieme alla sua famiglia che già viveva in Italia quando - sempre nel 2015 - era arrivato lui, in uno dei classici "sbarchi" sulle coste siciliane.

Per sei mesi Touil è stato rinchiuso a San Vittore. Ma fin da subito si era capito che fosse impossibile la sua partecipazione all'attentato. Nella stessa settimana infatti Touil si trovava certamente in Italia, come risulta dai registri della scuola d'italiano da lui frequentata a Trezzano sul Naviglio e dalle varie testimonianze raccolte da persone che non avevano alcun interesse a "coprirlo".

Verso la fine di ottobre 2015 il tribunale ha negato l'estradizione di Touil in Tunisia, poiché in quel Paese vige la pena di morte per il reato di terrorismo (circostanza che, per la legge italiana, consente appunto di negare l'estradizione), come richiesto anche dal procuratore generale. Tuttavia, Touil risultava irregolare in Italia, ragion per cui sono state immediatamente avviate le pratiche per l'espulsione e il ragazzo è stato trasferito nel centro di identificazione di Torino.

Ma il giudice di pace torinese ha accolto la tesi sia dell'accusa (procuratore Armando Spataro) sia della difesa (la legale milanese Silvia Fiorentino): se il 22enne fosse stato espulso nel suo Paese, il Marocco, si sarebbe concretizzato il rischio che poi il Marocco decidesse di estradarlo in Tunisia. Ragion per cui Touil è stato messo in libertà.

A fine gennaio 2016 l'appello della madre di Touil, Fatima, che nel frattempo ha dovuto lasciare il lavoro per stare vicina al figlio, che aveva sofferto particolarmente la detenzione (in isolamento) a San Vittore e lo stress dovuto alla situazione generatasi. A causa della mancanza di reddito, la famiglia aveva subìto lo sfratto dall'abitazione di Gaggiano.

Ora l'incubo sembra finito. Abdelmajid Touil sta meglio e finalmente gli è stato dato il permesso di soggiorno in Italia: può cercare un lavoro e così può fare anche la madre, per ritornare ad una vita normale.

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