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Cronaca

Treno deragliato: sequestrati 10 attuatori come quelli dell'incidente in giro per l'Italia

I dispositivi fanno parte dello stesso lotto di quello che azionava lo scambio della tragedia

Sono dieci gli attuatori (parti di uno scambio ferroviario) prodotti da Alstom sequestrati in tutta Italia nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Lodi sul deragliamento del Frecciarossa 1000 che il 6 febbraio a Ospedaletto Lodigiano ha causato la morte di due macchinisti e il ferimento di 31 persone.

I dispositivi fanno parte dello stesso lotto di quello che azionava lo scambio teatro della tragedia lungo la linea Milano-Bologna e che, stando ai primi esiti dell'inchiesta era montato con i comandi interni invertiti. Dei dieci attuatori alcuni erano già montati e altri ancora in magazzino. Saranno sottoposti ad accertamenti tecnici anche se in quelli già montati non sembrano esserci anomalie.

Nell'inchiesta della Procura di Lodi, a ora, risultano indagati i cinque tecnici che durante la notte intervennero sullo scambio, l'amministratore delegato di Alstom Ferroviaria, Michele Viale, e la società Rfi, indagata per responsabilità amministrativa in base alla Legge 231 del 2001.

Resta l'ipotesi che sia l'attuatore dello scambio, la causa del deragliamento del Frecciarossa Milano-Salerno avvenuto nel Lodigiano nelle prime ore della mattina del 6 febbraio, che ha provocato la morte di due macchinisti e il ferimento di 31 persone tra passeggeri ed equipaggio del convoglio.

Frecciarossa deragliato - Foto Vvf

Il difetto è stato reso noto da Marco D'Onofrio giovedì mattina. D'Onofrio è il direttore dell'Ansf, Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, ed è stato sentito in Senato in audizione nella commissione lavori pubblici, in una seduta dedicata proprio al disastro ferroviario di Lodi. La comunicazione del difetto rilevato è pervenuta all'agenzia nella serata di mercoledì, come ha riferito lo stesso direttore, che comunque ha aggiunto che si tratta sì di «una prima evidenza che introduce un problema che è stato riscontrato», ma «non giustifica tutto».

Frecciarossa deraglia sulla Milano-Bologna (B&V)

In seguito ad alcune prove sul campo, sembra vi sia stata una «inversione dei cablaggi interna al dispositivo che si è andato a sostituire», ha ancora spiegato D'Onofrio aggiungendo che ora l'agenzia per la sicurezza effettuerà una procedura di "safety alert", ovvero comunicherà a tutte le autority italiane gli estremi del componente o del lotto di fabbricazione.

I funerali dei due macchinisti

Nel frattempo, nella zona dell'incidente si lavora per costruire una piattaforma di cemento che consentirà poi alle gru di rimuovere i vagoni del treno dai binari. Probabilmente i vagoni verranno rimossi "a pezzi", smontando le ruote e i carrelli per diminuire il peso e la quantità dei trasporti da effettuare. E si sono svolti i funerali dei due ferrovieri deceduti: mercoledì a Pioltello quelli di Mario Dicuonzo, 59 anni; martedì a Cologno Monzese quelli del suo collega Giuseppe Cicciù, 52 anni.

Le indagini

La procura ha immediatamente aperto un fascicolo di inchiesta, indagando i cinque operai (quattro manutentori e un caposquadra) impegnati nei lavori sui binari fino a circa un'ora prima dell'incidente: a loro sono stati sequestrati i cellulari anche per analizzare le comunicazioni con la centrale operativa di Bologna. Successivente è stata iscritta nel registro degli indagati anche Rfi (Rete Ferroviaria Italiana).

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