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Cronaca

“Questo treno è vietato a chi ha la pelle scura”

Su alcuni treni Trenord o diretti in svizzera sono apparsi questi cartelli. I dettagli

Treni vietati agli immigrati, alle persone con “la pelle scura”. Rastrellamenti in atto e l’invito ai cittadini “a segnalare chiunque sfugga ai controlli”. Ed espulsioni e rimpatri da effettuare nel giro di poche ore. 

Nei giorni scorsi sono comparsi su alcuni treni Trenord e su alcuni convogli in partenza da Milano verso la Svizzera dei cartelli a metà tra la provocazione e il razzismo. 

“Avvisiamo i clienti che viaggiare sui treni con il biglietto, anche se convalidato, non è più possibile per i passeggeri di pelle scura”, si legge su un volantino affisso a bordo di un Milano-Bergamo. La grafica e i loghi sono quelli ufficiali di Trenord, anche se la stessa azienda - che ha già annunciato denunce verso ignoti - non è assolutamente responsabile della comunicazione.  

“A fronte dell’emergenza profughi provenienti dalle ex colonie, a chi non risponde ai requisiti della razza bianca europea - continua l’avviso - verrà impedito l’accesso e potrà incorrere nella schedatura, ossia nella rilevazione delle impronte da parte degli operatori di polizia”. 

“Invitiamo i cittadini europei a segnalare la presenza di eventuali stranieri sfuggiti ai controlli”, si legge, prima della conclusione - e qui la provocazione si fa evidente - "invitiamo gli e le appartenenti al genere umano a non farlo e a contrastare l'apartheid".

Ph: il cartello apparso su un treno Trenord - da Eco di Bergamo

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Cartelli molto simili, racconta l’Eco di Bergamo, sono comparsi anche su alcuni treni diretti in Svizzera, con tanto di riferimento ai rastrellamenti. “Si avvisano i gentili viaggiatori che nei pressi della stazione di Chiasso potranno essere effettuati controlli su base razziale ad opera delle guardie di confine svizzere”. 

“Gli individui dalle fattezze africane o nord-orientali sprovvisti di documenti saranno prelevati dai vagoni, tradotti negli uffici della polizia di frontiera e sottoposti ad interrogatorio e perquisizione integrale. Una volta riconsegnati alle autorità italiane - l’annuncio - verranno rilasciati con un decreto di espulsione e deportati a Taranto”. 

“Da lì potranno riprendere il viaggio per ripresentarsi nell’arco di pochi giorni oppure essere sfruttati nelle colture locali”.

Ph: il cartello apperso sul treno verso la Svizzera - da Eco di Bergamo

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