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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Finti prestiti a cittadini filippini, indagati per truffa aggravata in cinque

Cinque persone sono state denunciate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata. Il gruppo faceva mediazione finanziaria per cittadini filippini che richiedevano prestiti personali. Attraverso una falsa finanziaria i cinque sono riusciti a sottrarre fino ad 1 milione di euro

Trecento filippini, che avevano chiesto prestiti ad una banca, sono stati truffati da uno dei dipendenti di quest’ultima, che insieme ad altre quattro persone, traminte una finta finanziaria, sono riusciti ad intascare quasi 1 milione di euro.

Cinque persone, due filippini e tre italiani, sono ora indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata. Le indagini sono iniziate grazie a circa 150 denunce di cittadini filippini che sono pervenute al commissariato di Polizia di Monforte-Vittoria e all’aiuto dell’Anif, l’Associazione Nazionale italo-filippina, che ha ricevuto altre segnalazioni.

Secondo le indagini una finta finanziaria, la Calafin con sede in un appartamento di Porta Ticinese, riceveva richieste di prestito da cittadini filippini, che si aggiravano tra i 2500 e i 5mila euro.
La finanziaria si rivolgeva poi ad una collega milanese, parte lesa nella truffa, che erogava effettivamente il denaro.

I soldi, però, venivano intascati direttamente da un milanese di 50 anni e da due coniugi filippini, con la complicità di un dipendente di un’agenzia bancaria e di un mediatore. I filippini che chiedevano il prestito, ovviamente, non ricevevano il denaro richiesto, nonostante un finto accredito fosse stato fatto sul loro conto corrente.

“Con questa operazione non ci sentiamo stranieri in un Paese che consideriamo nostro” ha spiegato Noemi Manolo presidente dell’Anif.
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