Avrebbero deviato gli ordini su alcuni siti che avevano creato all'estero. Lì, in una sorta di ping pong virtuale, avrebbero intascato una percentuale dell'importo e poi avrebbero "rimandato indietro" lo stesso ordine. Il tutto per almeno quattro anni e sfruttando il loro lavoro all'interno dell'azienda. 

Tre dipendenti di Yoox - azienda che vende online beni di alta moda e lusso, con un ultimo fatturato che sfiora i due miliardi di euro - sono stati rinviati a giudizio dalla procura di Milano con l'accusa di frode informatica aggravata dall'abuso di prestazione d'opera e dall'aver causato un ingente danno patrimoniale. 

I tre - stando a quanto riferito dalla guardia di finanza, che ha indagato - dal 2014 al 2018 avrebbero letteralmente rubato un milione di euro alla loro azienda, riuscendo a spostare parte degli ordini ricevuti da Yoox.

I finti siti affiliati  

"Le indagini dei finanzieri, nate da una denuncia presentata dalla società, hanno permesso di appurare la creazione da parte dei tre indagati di finti siti internet ai quali sono stati attribuiti ingenti ordinativi effettuati dai clienti direttamente sulla piattaforma dell’azienda truffata", ha spiegato la Gdf.

Stando a quanto appreso, i dipendenti - uno dei quali un manager - avrebbero alterato il sistema informatico aziendale facendo risultare che gli ordini venissero effettuati su siti "affiliati" e non direttamente sulla piattaforma Yoox. A quel punto Yoox riconosceva ai siti "affiliati" - in realtà finti - la percentuale per la vendita. 

I tre sarebbero così riusciti a spostare parte dei soldi degli acquisti sui loro conti correnti personali aperti in Italia, Germania e Belize. Durante l'inchiesta, i finanzieri hanno messo le mani su circa 166mila euro che erano ancora su quei conti correnti, mentre sono già state avviate le richieste di risarcimento a favore di Yoox.