Sparito un diamante da quattro milioni di euro durante un tentativo di truffa ai danni di un mercante di pietre che però, questa volta, non è vittima al 100%, perché il diamante voleva venderlo "in nero". La storia, che risale al 24 aprile, ha per teatro il Four Season di Milano e viene raccontata minuziosamente dal Corriere.

I protagonisti: il mercante è un libanese che opera ad Anversa, in Belgio, l'aspirante truffatore è un rom italiano di 49 anni, Mile Nikolic, "specializzato" in questo tipo di "affari". Non s'incontrano da soli. Il libanese è arrivato a Milano con un socio e soprattutto una guardia privata, assunta attraverso  un servizio di "contractor", mentre Nikolic è anch'egli affiancato da una guardia giurata.

L'incontro però non fila liscio. Ad un certo punto la guardia giurata in compagnia del rom scappa in auto, tra le urla di qualcuno che la insegue a piedi. La vettura sbatte e si deve bloccare. Il vigilante dell'uomo d'affari libanese si butta nella vettura, forse deve recuperare un oggetto. Arriva la polizia, che circonda la zona e ferma tutti quanti.

Il libanese e il suo socio dichiarano il furto di un anello del valore di 130 mila euro. Il rom viene arrestato per rapina, ma oltre a 50 mila euro di banconote vere, ha un trolley con quasi quattro milioni di euro in banconote false. Gli agenti capiscono immediatamente di trovarsi di fronte a qualcosa che ha un valore ben superiore a 130 mila euro. Ma quel qualcosa è sparito.

Dopo qualche giorno, i mercanti lasciano la città. Il rom rigetta l'accusa di furto e ammette invece il tentativo di truffa. Viene scarcerato con la guardia giurata in attesa del rinvio a giudizio da parte dei pubblici ministeri. "Addosso" (nella cella e anche nel corpo attraverso una lastra) non viene trovato niente. Gli investigatori stanno ancora lavorando al mistero e sono propensi a credere che la guardia del libanese sia riuscita a mettere al sicuro il diamante da quattro milioni di euro.