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Cronaca

Maxi truffa diamanti, Banco Bpm potrebbe dover sborsare 300 milioni

Sul caso sta indagando la procura di Milano. Tra le vittime della truffa anche tanti vip, come Vasco Rossi

Per l'ipotesi della truffa dei diamanti, di cui sarebbero stati vittime anche molti vip, la procura di Milano sta indagando anche le banche che hanno fatto da intermediarie per la vendita. Tra queste il milanese Banco Bpm, che potrebbe trovarsi a dover rimborsare i propri clienti per un totale di 300 milioni di euro. 

Possibili rimborsi per Bpm

Il possibile conto da pagare per la banca - scrive Business Insider - sale oltre la quota di 300 milioni. A febbraio erano stati sequestrati preventivamente milioni di euro alle cinque banche indagate, oltre a Bpm e la sua controllata Banca Aletti, anche Unicredit, Intesa Sanpaolo e Mps.  Ad essere indagato per concorso in truffa, autoriciclaggio e ostacolo all'esercizio della vigilanza anche il direttore generale di Banco Bpm, Maurizio Faroni, che la banca ha sospeso in via cautelare. 

I sequestri avevano riguardato anche la Diamond Private Investment per 253 milioni e la Intermarket Diamond Business (nel frattempo fallita) per 328 milioni. In totale i finanzieri hanno sequestrato 700 milioni di euro a istituti bancari e alle due società coinvolte nella vendita dei diamanti, che secondo le accuse sono stati ceduti a un prezzo gonfiato tra il 2012 e il 2016.

Lo scorso febbraio l'amministratore delegato del gruppo Bpm, Giuseppe Castagna aveva dichiarato di aver previsto a bilancio un cuscinetto di 345,3 milioni di euro, per "gli oneri che potrebbero derivare dalla definizione, in un’ottica di customer care, di vertenze e reclami anche prospettici inclusi quelli derivanti dall’attività di segnalazione effettuata in passati esercizi della clientela interessata ad acquistare diamanti dalla società Intermarket Diamond Business spa", come aveva specificato l'ad.

I vip vittime della truffa

Tra i personaggi famosi che hanno subito il raggiro il cantante Vasco Rossi, che avrebbe acquistato diamanti a prezzi maggiorati per oltre 2 milioni, l'imprenditrice milanese Diana Bracco e le conduttrici Simona Tagli (che avrebbe speso 29 mila euro per le pietre) e Federica Panicucci (54 mila euro).

Ad avviare l'indagine è stata l'Autorità Antitrust nel 2017, in seguito ad alcune proteste di risparmiatori che non erano riusciti a rivendere i diamanti ad un prezzo almeno pari a quello dell'acquisto scoprendo così che li avevano comprati a prezzi folli.

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